Si chiude a Zolder il primo appuntamento con i protagonisti del FIA World Touring Car Cup. Lo spettacolo non è mancato in Belgio con Honda e Lynk & Co che hanno monopolizzato la scena.
L'argentino Nestor Girolami, alfiere dell'ALL-INKL.COM Münnich Motorsport (Honda) si è imposto nella prima prova,
mentre il francese Yann Ehrlacher l'ha spuntata nel pomeriggio.
Honda tra gioia e dolore
Lo prima delle due competizioni del week-end ha visto un'Honda con due volti.
Girolami non ha avuto molti problemi ad amministrare la corsa ed ha regalare al marchio giapponese la prima gioia del campionato. L'argentino ha festeggiato davanti allo svedese
Thed Björk (Cyan Performance Lynk & Co) ed
all'ungherese Attila Tassi sulla seconda Honda del Münnich Motorsport.
La prima prova del WTCR 2020 ha visto soffrire Esteban Guerrieri e Tiago Monteiro. L'argentino ed il portoghese, entrambi al volante delle due Honda ufficiali, hanno avuto dei seri problemi al motore che hanno compromesso l'intero week-end. Quarto posto nella race-1 per l'Audi dell'olandese
Tom Coronel (Comtoyou) davanti all'Alfa Romeo del francese
Jean-Karl Vernay (Mulsanne).
Zolder: Yann Ehrlacher detta il passo e ringrazia l'errore di Berthon
Sventola la bandiera francese al termine della gara-2 di Zolder, primo round del WTCR 2020. Il portacolori di casa Cyan Racing ha dominato la corsa dopo la sanzione rimediata dal transalpino Nathanaël Berthon.
L'alfiere di casa Comtoyou, autore della pole, ha perso l'occasione di contendersi il successo in seguito ad una falsa partenza. Yann Ehrlacher ha approfittato della situazione per tagliare per primo il traguardo davanti ai compagni di box: il francese Yvan Muller (zio di Yann) e l'uruguaiano Santiago Urrutia, per la prima volta a podio nel Mondiale. Ricordiamo che il belga si è conteso fino alle ultime battute il secondo posto, un sogno svanito negli ultimi decisivi passaggi
. Difficoltà nella prima gara per le Hyundai. La casa coreana che ha monopolizzato le ultime stagioni ha faticato nelle due competizioni di Zolder.
Prossimo round al Nürburgring a fine mese.
Luca Pellegrini