Dopo un nuovo sigillo di Toyota in Estonia, il Mondiale Rally torna in pista in Belgio per l'ottava prova della stagione, il secondo interamente su asfalto. Le strade di Ypres si apprestano ad accogliere i protagonisti del WRC che a luglio hanno dato spettacolo nei boschi di Tartu.
Neuville cerca il successo in casa
Thierry Neuville è l'uomo da tenere d'occhio questo week-end. Il belga di Hyundai insegue il primo successo stagionale dopo una solida prova in Estonia. Il padrone di casa occupa il terzo posto della graduatoria con un netto gap sulle
Toyota del gallese Elfyn Evans ed il francese Sebastien Ogier.
I portacolori della casa nipponica, in ombra nell'ultima tappa del WRC 2021, sono pronti a rifarsi dopo aver dominato la scena sullo sterrato. Il sette volte campione del mondo Ogier si è difeso nell'ultimo appuntamento controllando l'ampio distacco in classifica. Sono infatti
47 le lunghezze dal teammate Evans che quest'anno si è imposto in Portogallo contro le quattro affermazioni del veterano francese.
Tanak e Rovanpera da tenere in considerazione
Non dimentichiamoci di Ott Tanak e Kalle Rovanpera. Il primo, pilota di Hyundai, si appresta a dare spettacolo dopo aver perso l'occasione di confermarsi in casa nell'ultima prova disputata. Il secondo, invece, ha conquistato la manifestazione estone diventando il più giovane vincitore della storia del FIA WRC. L'alfiere Toyota ha l'opportunità di confermarsi e di ritornare nella Top3 della graduatoria.
Confermato sulla terza i20 WRC l'irlandese Craig Breen che ha ben figurato in Estonia. Quest'ultimo, lo ricordiamo, si alterna con lo spagnolo Daniel Sordo con il marchio coreano all'interno del Mondiale.
Appare invece difficile una rimonta da parte delle
Ford che per l'ennesima volta si sono mostrate inferiori alle due case asiatiche. Il francese
Adrien Fourmaux torna al volante nella classe regina al posto del finnico
Teemu Suninen che è stato protagonista nell'ultimo evento. Confermato, invece, l'inglese
Gus Greensmith che nell'ultimo appuntamento non ha confermato quanto fatto in Africa.
Luca Pellegrini