WorldSSP | L'intervista esclusiva, Oli Bayliss: "Ora è il mio turno"
Nel paddock di Misano nel corso del primo round del CIV era presente la famiglia Bayliss al completo. Abbiamo colto l'occasione per fare parlare con Oli, figlio del tre volte iridato WorldSBK che debutterà quest'anno con la Panigale V2 del Barni Spark Racing Team nel WorldSSP. Con lui abbiamo parlato degli ultimi test, delle sue aspettative sulla stagione e del rapporto con suo papà Troy.
Abbiamo incontrato il Oli Bayliss a Misano dove si trova come ospite insieme al padre Troy del Barni Spark Racing Team squadra con la quale il talento australiano completerà la sua prima stagione nel WorldSSP. Oli è arrivato in Europa nel corso dell'inverno dopo aver fatto i primi test in Australia con la Panigale V2 20th anniversary che Ducati regalò a suo papà. Nel corso del primo test a Portimao l'8 febbraio scorso dopo pochi giri è caduto violentemente rompendosi il malleolo. L'australiano era poi tornato nel box il giorno successivo camminando con l'ausilio delle stampelle per salutare il team. Team che ha riabbracciato a Misano prima e Barcellona poi le uniche vere occasioni di lavoro prestagionali.
UN INVERNO COMPLICATO
Lo abbiamo intervistato dopo la sessione di fisioterapia qui in circuito quindi la prima domanda è stata ovviamente riguardante la sua situazione fisica. "La caviglia sta bene. Dopo la caduta abbiamo sofferto parecchio. Ha provocato una frattura alla caviglia e ora abbiamo una buona quantità di tempo per guarire, ho trascorso molto tempo in fisioterapia ma tutto sta andando bene". Passando poi ai test con la WorldSSP, per te sia Misano che Barcellona sono due piste nuove, come è andato il lavoro? "Abbiamo fatto due ottimi test, uno a Misano e uno in Catalogna. Io e il team abbiamo lavorato molto ogni volta perché sono tutte nuove per me. Non sono mai stato in piste come queste, è stata come la mia prima volta in pista... Ad Aragon sarà lo stesso, quindi sono felice che faremo due giorni di test prima della gara e dovrebbe essere un buon fine settimana".
UNA NUOVA AVVENTURA LONTANO DA CASA
Sarai un rookie nel WorldSSP e quasi tutte le piste saranno nuove, che aspettative hai per la stagione? "Ad essere onesto, non ho molte aspettative per questa stagione. Dobbiamo solo vedere come andranno le prime gare perché, come tutti sanno, sarà un anno difficile. Sarà un anno fondamentale per imparare e diventare più forte. Sarà una bella sfida, ma faremo del nostro meglio e vedremo cosa succederà". Non hai esperienza in Europa perchè hai aspettato di finire la scuola prima di lasciare l'Australia, pensi di aver fatto la scelta corretta? "Onestamente, non è stata davvero una mia scelta (ride, ndr). Se avessi scelto io probabilmente avrei cercato di venire prima. In realtà sono felice ora che ho finito la scuola perché abbiamo una buona opportunità di debuttare nel WorldSSP con una squadra così forte. Sono sicuro che mamma e papà hanno preso la decisione giusta e dovrebbe essere un buon anno".
IL RAPPORTO CON IL PAPA' CAMPIONE
Porti un cognome davvero importante nel paddock della WorldSBK, senti la pressione di essere considerato solo il figlio di Troy? "Naturalmente ci sarà sempre un po' di pressione in pista, ma tutti sono molto bravi e non c'è pressione da parte della mia squadra o da mio padre, ovviamente. Io devo andare in pista e fare le mie cose. È bello che ci sia mio padre ma è il mio turno ora, quindi sarà bello". Che rapporto hai con tuo papà che abbiamo visto spesso nel box durante i test. Ti aiuta o lascia che sia il team a lavorare con te? "Un po' entrambe le cose, perché avevamo fatto delle giornate in pista in Australia, facendo qualche giro e mi ha aiutato. Gli piace guardare gli altri piloti e dire dove posso migliorare e sono cose che mi possono davvero aiutare. È bello averlo nel box, nel lavoro di squadra e lavoriamo bene insieme, e sai, sarà un anno difficile. Sarà un grande anno di apprendimento. Sarà una bella stagione, ma faremo del nostro meglio e vedremo cosa succederà.
Mathias Cantarini