WorldSBK | Bautista ed il ritorno vincente in Ducati
Il WorldSBK esce dal primo weekend di gare ad Aragon con Álvaro Bautista leader del mondiale al ritorno in Ducati. Il 37enne spagnolo ha vinto due manche su tre (SP Race e Gara 2) cancellando immediatamente le due difficili stagioni in sella alla Honda ufficiale. La scelta di ritornare a Borgo Panigale sembra indovinata, ma i fantasmi del 2019 sono sempre presenti.
BAUTISTA MIGLIOR INTERPRETE DELLA DUCATI PANIGALE V4R
Lo spagnolo e Borgo Panigale si lasciarono abbastanza male al termine della stagione WorldSBK 2019, persa clamorosamente dopo un avvio sensazionale (dodici vittorie consecutive). A fine campionato le due strade si separarono: Ducati accolse Redding e Bautista firmò con Honda per guidare la nuova CBR1000RR-R. Tuttavia, sia per Borgo Panigale sia per la casa alata ci fu poco da fare contro i binomi Rea-Kawasaki e Razgatlioglu-Yamaha.
Dopo due anni Ducati Aruba ha deciso di fare un passo indietro avvicinandosi nuovamente ad Álvaro Bautista, il miglior interprete in assoluto della V4R. Sin dai primi test del 2022 si è potuto notare come lo spagnolo e la Panigale siano in sintonia, come dimostrato tra l'altro anche nelle prime tre gare stagionali in quel di Teruel. Bautista ottimizza i vantaggi della Ducati V4R: grazie alla corporatura minuta (1,69 m. per 60 kg) lo strapotere della Panigale nei rettilinei viene enfatizzato grazie ad una minore resistenza aerodinamica rispetto a Scott Redding (1,80 m per 78 kg).
Nel misto, invece, Bautista riesce a gestire in maniera ottimale la ciclistica della V4. Ciò significa che lo spagnolo gestisca bene le gomme, ancora in buono stato negli ultimi km di gara. Come visto durante la seconda manche di Aragon, infatti, l'alfiere Ducati è stato l'unico a girare sul minuto e cinquanta secondi fino a cinque giri dal termine mentre Rea, ad esempio, ha stampato il tempo di uno e cinquantuno già ad otto giri dalla bandiera a scacchi.
DUCATI E BAUTISTA: MATRIMONIO VINCENTE?
Siamo solamente al primo round della stagione 2022, dunque è presto per parlare. Basandoci sull'esito del campionato 2019 bisognerà attendere la fase centrale del calendario per poter effettivamente parlare di matrimonio vincente. Tuttavia, possiamo già affermare che la grande delusione di tre anni fa sarà utile sia a Bautista sia a Ducati per evitare di commettere gli stessi errori, assolutamente non ammessi in una categoria in cui corrono Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu.
In conclusione, Borgo Panigale è consapevole di poter contare sul pilota che più di tutti sa come far andare forte la V4R in configurazione WorldSBK. Viceversa, Bautista sa di correre in sella ad una moto letteralmente insuperabile in rettilineo e, al tempo stesso, è il migliore a gestirla nei tratti guidati. Questa sono le fondamenta su cui Bautista e Ducati dovranno puntare nella rincorsa verso il titolo, evitando di ripetere gli errori del 2019 e indovinando lo sviluppo della moto.
Matteo Pittaccio
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