Giancarlo Falappa è sicuramente uno dei piloti italiani del Mondiale Superbike capace di imprese epiche e ritorni incredibili dopo bruttissimi infortuni. Il Leone di Jesi, per cinque anni, ha deliziato le platee della Superbike con sorpassi epici, gare straordinarie ed episodi un po’ al limite. Ripercorriamo la sua carriera attraverso cinque fasi salienti.

Quando pensi alla Superbike pensi inevitabilmente a grandi piloti, tra i quali possiamo annoverare anche Giancarlo Falappa. Il Leone di Jesi è rimasto nei cuoi degli appassionati del Mondiale per le sue gesta epiche, le dure battaglie con Fogarty, Russell, Pirovano e compagnia, e la capacità di ritornare più forte dopo ogni incidente.

DEBUTTO VINCENTE

Vinto rocambolescamente il titolo italiano nel 1988 contro Fabio Galasso, Giancarlo debutta nel Mondiale alla prima gara del 1989 con la Bimota. Giancarlo segna un ottimo 3° tempo in qualifica mentre Fabio Biliotti, pilota titolare, è addirittura 19°. Dopo una gara-1 chiusa in 17^ posizione per via di una caduta dopo aver condotto in testa per i primi giri, in gara-2 riesce a trionfare davanti a Terry Rymer e Roger Burnett.

L’INCONTRO CON MARCO LUCCHINELLI

Marco Lucchinelli all’epoca era team manager di Ducati e si innamorò di Giancarlo Falappa dopo avergli visto fare delle grandi cose l’anno precedente. L’incontro tra i due avvenne in una maniera un po’ particolare, come raccontò lo stesso Lucchinelli in una delle varie serate da Ciapa la Moto a Milano. Mentre si trovava in autostrada a 170 km/h, un “pazzo” in moto gli si avvicina e gli apre la portiera del passeggero salutandolo e andando via in impennata. Era proprio Giancarlo. I due si fermano in area di servizio con Lucchinelli che da dello scemo a Giancarlo. Da lì inizia la carriera di Falappa in Ducati.

CONTRO FOGARTY, ASSEN 92

Il '92 è l’anno forse migliore della carriera di Giancarlo Falappa nel mondiale Superbike. Chiude al 4° posto il Mondiale vincendo 4 gare, ma regala tantissimo spettacolo battagliando con i piloti più forti dell’epoca: dall’astro nascente Carl Fogarty, al belga Stephane Mertens, passando per Robert Phillis, Fabrizio Pirovano, Polen e Roche. Proprio contro Fogarty è la battaglia più spettacolare del 1992. Entrambi compagni di squadra con Polen alle loro calcagna, ad Assen danno vita ad una battaglia senza esclusione di colpi negli ultimi tre giri di gara, con Fogarty che prova a passare in tutti i modi un coriaceo Giancarlo, che chiude ogni varco possibile al pilota inglese. Giancarlo vince la gara con 5” di vantaggio sui compagni di marca Fogarty e Roche nel tripudio generale del popolo di Assen.

BRANDS HATCH 93, L’ULTIMO GIRO IN PIEDI SULLE PEDANE

Il Mondiale Superbike 1993 si apre in quell’anno a Brands Hatch, sempre in Inghilterra. Caso curioso, viene catalogato come Gran Premio d’Irlanda e disputato di venerdì. E’ l’ultimo anno della gloriosa Ducati 888, che verrà poi rimpiazzata nel '94 dalla splendida ed avveniristica 916. In quella occasione Falappa è incontenibile e regala al pubblico una prestazione assolutamente da incorniciare. Piove a dirotto e gli inglesi, che dovrebbero essere maestri della guida sul bagnato, naufragano nelle retrovie mentre Falappa veleggia tranquillo. Il primo giro è qualcosa di pazzesco: al traguardo Giancarlo passa con 18” di vantaggio sul secondo! Fogarty finisce per terra con un polso rotto. Ma non finisce qui, perché Falappa vola così tanto da doppiare addirittura il 7° (Fred Merkel, campione nel 1988-1989, ndr). L’ultimo giro poi è l’apoteosi, con Falappa che decide di farselo addirittura in piedi sulle pedane. Un modo per far felici gli spettatori. Per la cronaca, Russell (campione a fine 93) chiude con 36” di ritardo!

L’ULTIMA VITTORIA IN CARRIERA, MISANO 1994 

Stagione 1994, quella che di lì a poco sarà l’ultima della carriera di Giancarlo Falappa, prima del gravissimo incidente di Albacete. L’888 è andata in pensione ed al suo posto c’è la bellissima ed avveniristica 916, presentata a fine '93 e portata subito in gara nel '94. La stagione vive il confronto tra il campione in carica Scott Russell e Carl Fogarty, prima guida del team Ducati. Misano è il terzo round della stagione. In qualifica Falappa ottiene la terza posizione, in gara-1 chiude alle spalle di Scott Russell, ma in gara-2 il Leone di Jesi batte in volata il campione in carica prendendosi la 16^ ed ultima vittoria in carriera.

Un Leone è per sempre e i Leoni non muoiono mai, nemmeno dopo due brutti incidenti come quelli avuti da Giancarlo. Soprattutto il secondo, occorsogli ad Albacete mentre provava un cambio nuovo per la moto. Ma questa è un’altra storia…

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Marco Pezzoni