Gp Belgio, l'analisi della gara
Chi fermerà Sebastian Vettel? Quando mancano otto gare alla fine del Mondiale 2013, ci si chiede chi potrà arrestare l'ennesima marcia trionfale del pilota tedesco. Quella andata in scena a Spa è stata una dimostrazione di forza assoluta, messa in mostra lungo tutto il week-end e solo parzialmente offuscata dalla pole position ottenuta sabato da Hamilton. Anche perchè poi, una volta in gara, Vettel ci ha messo un paio di curve per sbarazzarsi della Mercedes ed imporre il proprio ritmo infernale. Insostenibile anche per una ritrovata Ferrari che, seppur con il solo Alonso, ha messo in mostra quella competitività che sembrava essersi smarrita nelle ultime gare. Lo spagnolo è partito carico come una molla, mettendo a segno una serie di sorpassi pregevoli e rimontando dalla nona alla seconda posizione finale, quasi nel tentativo di mettere a tacere le critiche che gli erano state mosse da più parti negli ultimi tempi. Sempre in casa del Cavallino, sembra ormai sempre più segnato il destino di Massa, apparso anche oggi inconsistente ed incapace di reggere il ritmo dello scatenato compagno di squadra. Ormai anche i più strenui sostenitori del brasiliano a Maranello sembrano essersi arresi di fronte all'evidenza, e l'annuncio del nome del sostituto (Raikkonen o Hulkenberg?) potrebbe essere solo una questione di tempo. Chi ha messo in mostra una prestazione leggermente al di sotto delle aspettative è stata la Mercedes: dopo il successo in Ungheria e la strepitosa pole del sabato, ci si attendeva qualcosa in più da Hamilton, il quale però ha accusato alla fine un distacco pesante dal vincitore uscendo ridimensionato dalla trasferta belga; per quanto riguarda Rosberg, nonostante il buon quarto posto egli sembra ormai ricoprire un ruolo di seconda guida all'interno del team, nonostante le due vittorie ottenute nella prima metà della stagione. Giornata storta per la Lotus che, dopo le belle prestazioni mostrate con le alte temperature, a Spa ha costretto Raikkonen e Grosjean a giocare un ruolo da comprimari; il finlandese, tra l'altro, è stato costretto ad interrompere la propria lunghissima striscia di arrivi consecutivi al traguardo (ben 38) a causa di un problema ai freni, mentre la tattica ad una sosta pensata per il francese stavolta non ha pagato come ci si attendeva. Certo che se in Lotus pensano realmente a Maldonado (oggi ancora protagonista in negativo, dopo aver causato l'eliminazione dalla gara di Di Resta) come eventuale sostituto di Raikkonen, a Enstone significa che hanno davvero bisogno di soldi. A Spa si è rivista la McLaren, soprattutto con Jenson Button, a suo agio tra i curvoni delle Ardenne, mentre Perez è stato giustamente penalizzato per aver pericolosamente stretto Grosjean in fase di sorpasso. Per quanto riguarda gli outsider, ha stavolta favorevolmente impressionato la combattività messa a tratti in mostra da Gutierrez, mentre il momento di gloria di Caterham e Marussia è ben presto svanito con l'asfalto asciutto. E adesso Monza: il tempio della velocità, una pista da basso carico dove la Ferrari sarà chiamata, di fronte ai propri tifosi, a dare una risposta a chi considera il Mondiale già chiuso.
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