Storie da Corsa | GP Cina 2019: quando la F1 arrivò a 1000
Andiamo a rivivere l'ultimo Gran Premio disputato a Shanghai prima del Covid-19, tra un traguardo storico per il Mondiale e il dominio targato Mercedes
Dopo cinque anni, la Formula 1 tornerà finalmente a correre a Shanghai. Una tappa, quella del GP Cina, che era diventata un abitudine per il Circus dopo il suo debutto nel 2004, salvo poi non venir corsa dal 2020 al 2023 a causa della pandemia COVID-19. In vista del ritorno della F1 nella metropoli cinese, andiamo a rivivere quella che fu l’ultima edizione del Gran Premio di Cina disputata il 14 aprile 2019, all’interno di un weekend molto speciale per tutta la Formula 1.
Uno sport in quadrupla cifra
L’evento di Shanghai di quell’anno corrispondeva anche alla gara numero 1000 nella storia del Mondiale di Formula 1, dalla sua prima nel 1950. Un evento che è stato celebrato dallo sport con contenuti ed appuntamenti speciali a tema nella città di Shanghai e sulla piattaforma digitale, con la storia del Circus celebrata anche nel filmato d’introduzione “one-off” per il Gran Premio.
Tornando alla pista la Mercedes era reduce dalla seconda doppietta nelle prime due gare, anche se nella tappa precedente di Sakhir la Ferrari aveva avuto un problema meccanico sulla PU di Charles Leclerc che, partito dalla pole position per la prima volta, si è visto negare la sua prima vittoria in carriera a pochi giri dalla fine.
Inoltre, si arrivava a Shanghai con Valtteri Bottas al comando della classifica piloti, per un solo punto davanti a Lewis Hamilton, e Daniel Ricciardo (passato dalla Red Bull alla Renault) senza punti nelle prime due gare, per la prima volta dal 2014. Scenari completamente diversi rispetto all’annata precedente dove trovavamo una Ferrari che aveva vinto le prime due gare con Sebastian Vettel.
Prove e qualifiche
Le sessioni di libere al Circuito Internazionale di Shanghai confermano il leit motif della stagione 2019, con una Mercedes veloce e costante sia sul giro secco che, soprattutto, sul passo gara. Bottas fa sue le FP2 e FP3 e lancia il guanto di sfida al suo compagno Hamilton, mentre le Ferrari vogliono confermarsi seconda forza ed avvicinarsi alle Frecce d’Argento. Verstappen è solo a lottare con una Red Bull al primo anno con la PU Honda e con un compagno (Pierre Gasly) semplicemente non all’altezza delle sue prestazioni.
In qualifica non ci sono sorprese: Valtteri Bottas conquista la pole position con il tempo di 1:31.547, con cui batte Lewis Hamilton di soli 23 millesimi, mentre le Ferrari, distanti oltre 3 decimi, partiranno dalla seconda fila con Sebastian Vettel davanti a Charles Leclerc. Terza fila tutta Red Bull con Max Verstappen a precedere Pierre Gasly, seppur con un distacco tra i due di quasi 9 decimi di secondo, mentre le Renault di Ricciardo e Hulkenberg e le Haas di Magnussen e Grosjean completano le prime cinque file. Senza tempo Antonio Giovinazzi (problemi tecnici gravi sulla sua Alfa Romeo) e Alexander Albon (incidente nelle FP3 con la sua Toro Rosso), che partiranno dal fondo della griglia.
La gara
La partenza è condita dal testacoda di Verstappen e di Kubica (il polacco era al ritorno in F1 sulla Williams) nel giro di formazione. Allo spegnimento dei semafori, Hamilton e Leclerc hanno un ottimo spunto e passano in curva 1 i loro rispettivi compagni Bottas e Vettel. Alla fine del primo settore abbiamo Hamilton al comando su Bottas e sulle Ferrari, mentre nelle retrovie la Toro Rosso di Daniil Kvyat carambola sulle McLaren di Carlos Sainz e di un debuttante Lando Norris, facendo uscire la Virtual Safety Car e prendendosi una penalità drive-through.
Alla ripartenza le Mercedes prendono il largo e le Ferrari, dopo uno swap position per lasciar passare Vettel davanti, si ritrovano presto a dover lottare con Max Verstappen per l’ultimo gradino del podio. L’olandese tenta l’undercut al giro 18 con la prima sosta, passando a gomme dure: Seb si proteggerà fermandosi al giro successivo, mentre Leclerc andrà avanti fino al giro 23, perdendo la posizione sul pilota Red Bull. La gara va avanti senza sussulti nelle posizioni di vertice mentre Kimi Raikkonen, sull’Alfa Romeo, si mette in risalto salendo in nona posizione dopo essere partito 13° in griglia.
Al giro 35 Verstappen inaugura la seconda finestra di pit-stop e la tornata successiva Vettel si protegge nuovamente fermandosi e tornando davanti all’olandese. Al 37° giro la Mercedes richiama sia Hamilton che Bottas ai box e si rende protagonista di un doppio pit-stop eseguito alla perfezione. In mezzo si infila un Leclerc che prova ad allungare il suo stint, ma sarà costretto a fare la seconda sosta dopo che è stato passato senza sforzo dal pilota finlandese e dal compagno Vettel, rientrando nuovamente dietro a Max.
Le prime posizioni rimangono tali fino alla bandiera a scacchi: Lewis Hamilton vince la gara numero 1000 della Formula 1 e passa al comando del Mondiale Piloti, mentre Valtteri Bottas chiude secondo per certificare la terza doppietta Mercedes nelle prime tre gare (non succedeva dal 1992 con la Williams-Renault). Sebastian Vettel porta la Ferrari sul podio chiudendo davanti a Verstappen e Leclerc, mentre Pierre Gasly conclude sesto, lontanissimo dal suo compagno di squadra ma con il punto del giro veloce grazie alle gomme morbide messe all’ultima sosta. Primi punti in Renault per Daniel Ricciardo con la settima posizione, poi Pérez, Raikkonen ed un ottimo Albon (decimo dopo essere partito dalla pit-lane) completano la zona punti.
Andrea Mattavelli