Credits: Kawasaki.it
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Il weekend in Australia per il campionato di WorldSBK è stato teatro di molte prime volte e di molti ritorni alle corse, tra cui quello di Bimota in veste di costruttore ufficiale delle derivate di serie.

La storia di Bimota tra il Motomondiale e la Superbike

L'esordio del marchio Bimota all'interno delle corse risale al 1974, quando la casa di Rimini decide di prendere parte alla stagione di Classe 350, competendo con una moto motorizzata Yamaha e arrivando alla vittoria solamente l'anno dopo, in occasione del Gran Premio della Cecoslovacchia con alla guida Otello Buscherini. Il team riminese continua la sua crescita e sbarca in Classe 250 a due anni dall'esordio agonistico, montando in un primo momento un telaio Morbidelli, per poi passare negli anni ad Harley-Davidson e portando in pista piloti come Franco Uncini e Walter Villa.

In concomitanza con la nascita del mondiale Superbike nel 1988 il team Bimota entra ufficialmente anche nel campionato delle derivate di serie, reduce dalla vittoria nel campionato di Formula TT - il “predecessore” del WorldSBK - solamente l'anno precedente. In questa categoria porta sulla griglia la versione aggiornata della Bimota YB4 e raggiunge la prima vittoria a Donington Park con Davide Tardozzi quello stesso anno, entrando anche in corsa per il titolo iridato. Dopo una parentesi nel mondiale Supersport e alcune apparizioni sporadiche negli appuntamenti Superbike nei primi anni ‘90, Bimota torna nella massima serie delle derivate nel 2000, schierando la SB8 K con motore Suzuki e affidandola al team MVR Bimota Exp. per sole dieci gare. la casa di Rimini sembrava essere ufficialmente tornata a tempo pieno all’interno del mondiale Superbike nel 2014, grazie a una collaborazione con BMW, ma a causa di un ritardo nella produzione delle moto necessarie i punti conquistati non verranno mai conteggiati in ottica mondiale.

La vittoria di Anthony Gobert a Phillip Island nel 2000 e il ritorno alle corse

A rendere ancora più speciale il ritorno in pista di Bimota sulla pista di Phillip Island c'è sicuramente il ricordo del successo ottenuto, su questo stesso tracciato, 25 anni fa da Anthony Gobert. Una vittoria storica quella di Phillip Island 2000, che è arrivata in un anno decisamente scarno a livello di risultati per il team riminese e che li ha fatti entrare di diritto negli annali della Superbike. 

Sul tracciato di casa infatti Gobert si è reso protagonista di una vittoria che a Bimota mancava da 11 anni, dal Gran Premio di Francia 1989, e che è stata conquistata con un netto vantaggio rispetto al resto del gruppo. In sella a una moto Bimota SBK8 con un motore Suzuki TL1000R Gobert, soprannominato “The Go Show” per la sua esuberanza in pista, vince con 29 secondi di vantaggio su Carl Fogarty e su una Phillip Island bagnata dalla pioggia. Una performance che non è stata sufficiente però a tenere a galla il sogno di continuare a competere nel mondiale, vista la presenza a singhiozzo all'interno delle competizioni fino al ritiro definitivo nel 2014.

Il periodo di assenza è finito però, ora che sulla griglia di WorldSBK è tornato ad essere presente il marchio Bimota sulle carene delle moto del bimota by Kawasaki Racing Team di Alex Lowes e Axel Bassani. Sulla pista che ha visto la vittoria di Gobert i nuovi piloti sono stati protagonisti di un debutto in bianco più che positivo, chiudendo sia Gara 1 che Gara 2 entrambe le volte in Top 10, ponendo le basi per una stagione che può riservare sorprese.

alex lowes al gp di australia 2025 di superbike
Credits: Kawasaki.it

Valentina Bossi

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