F1 | GP Las Vegas, FP2: Hamilton si conferma al top, Red Bull in difficoltà
Il britannico svetta anche nella seconda sessione di libere sullo Strip Circuit, precedendo i connazionali Norris e Russell. Bene la Ferrari
Nella fredda notte di Las Vegas è Lewis Hamilton a confermarsi al comando anche nella seconda sessione di prove libere. Dopo essere riuscito a svettare nelle FP1, il pilota Mercedes ha preceduto anche in questo caso i connazionali Lando Norris e George Russell, con il terzetto britannico che si conferma dunque in grado di monopolizzare la parte alta della classifica sul tracciato del Nevada. La Ferrari sembra in ogni caso essere pronta per giocarsi le proprie chance di successo, mentre decisamente più in difficoltà è apparsa la Red Bull, che ha condiviso con la Williams le ultime due file della classifica.
In una sessione caratterizzata da temperature decisamente “frizzanti” (10° nell'aria e 13° sull'asfalto) e di conseguenza dalla difficoltà nel mandare correttamente in temperatura gli pneumatici, Lewis Hamilton si conferma come il punto di riferimento in questo inizio di weekend. Il round numero 22 del Mondiale di Formula 1 si apre infatti con la doppietta realizzata dal sette volte campione del mondo, capace di confermarsi in vetta alla classifica anche nella seconda sessione con il crono di 1:33.825, grazie al quale ha abbassato di quasi 1"2 il riscontro cronometrico fatto registrare nelle FP1. La monoposto di Brackley è apparsa decisamente a proprio agio lungo gli oltre sei chilometri dello Strip Circuit, candidandosi dunque a recitare un ruolo da protagonista dopo le difficoltà patite nel corso delle ultime gare.
Hamilton, Norris, Russell: tris britannico al top
In ogni caso, Las Vegas sembra decisamente parlare…inglese, vista la supremazia del terzetto britannico evidenziatosi anche nella seconda sessione: alle spalle di Hamilton, infatti, anche in questo caso si sono piazzati Lando Norris ed il compagno di squadra George Russell, seppur con posizioni invertite tra loro rispetto alle libere svoltesi nella notte italiana. Appena 11 millesimi hanno separato il pilota McLaren dalla vetta, con Russell che a sua volta ha accusato un gap di 0"190 dal proprio teammate. Leggermente più staccato, invece, Oscar Piastri, che ha chiuso la sessione con l'ottavo tempo alle spalle anche dell'Alpine di Gasly e della Haas di Magnussen: entrambi i piloti McLaren si sono lamentati per l'incostanza dei propri tempi sul passo gara, con parecchio graining sugli pneumatici ad accentuare tali difficoltà.
La Rossa competitiva sul passo gara
Capitolo Ferrari. La Rossa ha confermato le buone sensazioni emerse nella prima sessione, con Sainz e Leclerc che hanno chiuso rispettivamente in quarta e quinta posizione subito alle spalle del terzetto di testa. Anche i riscontri sul passo gara sono sembrati molto simili (se non migliori) rispetto a quelli di Mercedes e McLaren, lasciando ipotizzare una SF-24 in grado di poter essere protagonista soprattutto nella giornata di domenica. Anche sulla vettura dello spagnolo è stata utilizzata nelle FP2 la versione tradizionale del fondo, dopo che quella sperimentale era stata montata solo sulla monoposto di Leclerc durante la prima sessione al fine di effettuare prove comparative. La situazione appare essere molto incerta ed equilibrata nella sfida al vertice, ma il team di Maranello è pronto per giocarsi le proprie carte in vista della fase più “calda” del weekend".
Red Bull nelle retrovie
Chi invece è apparso in netta difficoltà è stata la Red Bull. Dovendosi soffermare solo sulla classifica finale, la situazione potrebbe apparire addirittura disastrosa per il team di Milton Keynes, con Verstappen 17° e Perez 19°, anche se occorre sottolineare come l'olandese non abbia montato le gomme Soft, concentrandosi maggiormente sul lavoro in ottica gara. La monoposto campione del mondo è comunque apparsa poco a proprio agio nella gestione del grip, con Verstappen che si è lamentato a più riprese via radio. La sensazione è che, nonostante il numero 1 abbia a Las Vegas il primo match point per chiudere il Mondiale, difficilmente potrà essere un weekend in cui Red Bull sarà coinvolta nella lotta per il successo.
Marco Privitera