Louis Chiron, il monegasco longevo
La Formula 1 ha lasciato da pochi giorni il Principato di Monaco, un circuito ricco di storia e fascino che ha visto come protagonisti in passato anche tre piloti nativi proprio del piccolo Stato di casa Grimaldi, i quali hanno partecipato a diverse gare del Mondiale. Uno di essi è Louis Chiron, che ha corso nel periodo antecedente alla Seconda guerra mondiale con alcuni grandi nomi come Nuvolari, Varzi e Campari, e passato alla storia per essere stato il pilota più anziano ad aver mai partecipato ad una gara di Formula 1, all'età di 55 anni, 9 mesi e 19 giorni: un record destinato a rimanere imbattuto.
Louis Chiron nasce nel 1899 a Monaco da genitori francesi. In possesso di doppia cittadinanza, Chiron viene arruolato nell'esercito francese durante la prima guerra mondiale partendo come soldato. Durante la guerra mostra il suo talento come pilota, poiché all'età di 19 anni diventa l'autista personale del maresciallo Foch, comandante in capo sul fronte occidentale. Nei primi anni '20 fa di nuovo ritorno a casa per lavorare nell'Hôtel de Paris a Montecarlo, ma soprattutto per intraprendere la carriera di ballerino professionista, il che gli permette di collezionare numerose conquiste femminili.
Ed è proprio grazie alla sponsorizzazione di una ricca donna americana che Chiron ha la possibilità di iniziare la sua carriera di pilota nel 1923, dapprima alla guida di una Bugatti Brescia in diversi eventi locali e successivamente passando a una Bugatti T35.
Nel 1926 il monegasco incontra un giovane pilota tedesco, che sarebbe diventato uno dei suoi più cari amici: Rudi Caracciola. Nello stesso anno conosce anche Alfred Hoffman, erede della famosa azienda farmaceutica Hoffman-La Roche, il quale, visto il suo interesse per le corse, decide di sponsorizzare una Bugatti ufficiale per Chiron. Al volante della T35B, spinta dal potente sovralimentato di 2,3 litri, fa il suo debutto nel Gran Premio di Spagna 1927 riuscendo a tenere la seconda posizione prima di essere costretto al ritiro, prima di terminare quarto nella gara inglese.
Nel mese di luglio del 1928 arriva la prima vittoria nel Gran Premio di San Sebastian sulla pista di Lasarte, e successivamente si impone anche nell'Antibes Grand Prix, in quello di Marne e nel Gran Premio di Roma. Nella gara di Monza ottiene la vittoria battendo Varzi, Campari e Nuvolari ed affermandosi quale uno dei migliori piloti del panorama europeo. Nello stesso anno, si reca a correre anche a Indianapolis con una Delage, terminando in settima posizione.
Nel 1929 Chiron vince il Gran Premio di Germania e il Gran Premio di Spagna. Nello stesso anno, grazie anche alla collaborazione con Anthony Noghès, viene inserito nel calendario l'evento che sarebbe diventato il più glamour della storia dei Gran Premi: la gara di Monaco.
L'anno seguente conquista il GP del Belgio, ma il resto della stagione si rivela magro di successi per il pilota monegasco.
Correndo una Bugatti T51, nel 1931 aggiunge la gara di Montecarlo, Francia e il Gran Premio della Cecoslovacchia alla sua lista di vittorie e l'anno dopo bissa quest'ultimo successo oltre a conquistare il Gran Premio di Nizza. Alla fine della stagione 1932, Chiron viene licenziato dalla Bugatti, dopo che il team manager Meo Costantini non sopporta il pilota che ignorava sempre i suoi ordini. Chiron e Caracciola decidono così di creare a proprie spese una scuderia, in cui i profitti sarebbero stati divisi tra i due piloti al 50%.
E così, nei primi mesi del 1933, la nuova Scuderia CC acquista tre Alfa Romeo P3s e due Bugatti, debuttando al Gran Premio di Montecarlo. Durante le prove Caracciola è vittima di un grave incidente alla curva Tabac, che gli avrebbe impedito di parecipare alle competizioni motoristiche per oltre un anno. Chiron opta di correre per la Scuderia Ferrari per il resto della stagione vincendo diverse gare e, insieme con Chinetti, anche la 24 Ore di Spa.
Per il 1934 la Ferrari conferma Louis Chiron insieme a Achille Varzi, il conte Trossi, Guy Moll e Marcel Lehoux, mettendo loro a disposizione la Ferrari 2,9 litri di Tipo B. Nella prima gara della stagione a Monaco i piloti Ferrari finiscono 1°, 2°, 4° e 6°. Chiron, con quasi un giro di vantaggio sul primo degli inseguitori, a due giri alla fine commette un errore finendo nei sacchi di sabbia al tornantino della Stazione; conclude perciò secondo la gara dietro a Moll. Chiron conclude nuovamente secondo al Bordino GP, questa volta dietro al compagno di scuderia Varzi, e terzo a Tripoli alle spalle di Varzi e Moll. Vince a Casablanca, si ritira all'Avus e conclude terzo a Eifelrennen, mentre al Penya Rhin GP conclude secondo dietro a Varzi.
Nel 1934, al GP di Francia a Montlhéry, Chiron vince la gara davanti alle Mercedes e Auto Union, imponendosi anche nel GP di Marma e concludendo al terzo posto il GP di Germania.
Nel 1935 Chiron conquista solamente il Gran Premio di Lorraine, una gara minore, mentre per il resto la stagione si segnala come un dominio assoluto di Auto Union e Mercedes.
Nel 1936 Chiron segue il suo amico Caracciola nel team Mercedes-Benz, ottenendo la pole a Monaco nella sua prima gara per il team; le vetture però non si rivelano competitive e Chiron ottiene come miglior risultato un misero sesto posto. In Germania, Chiron è protagonista di un grave incidente ad alta velocità in seguito al quale viene ricoverato in ospedale con ferite alla testa e alla schiena, che lo spinge ad abbandonare momentaneamente le competizioni Grand Prix.
Il suo ritorno alle corse avviene però nel 1937, quando vince il GP di Francia al volante di una Talbot T150C. Nel 1938 tenta la fortuna su una Delahaye a Le Mans ma è costretto al ritiro, così come nella gara nella sua nativa Montecarlo.
Con l'avvento della Seconda guerra mondiale, tutte le competizioni automobilistiche subiscono un brusco stop; Chiron riprende a guidare nel 1947 con la Talbot Lago ottenendo di nuovo il successo al Gran Premio di Francia e al Grand Prix de Comminges. Nel 1949 conquista la vittoria al Rally di Montecarlo, dove con la sua dichiarazione priva di fondamento distrugge la carriera di Helle Nice, accusata di essere stata una spia nazista durante la Seconda guerra mondiale. In seguito, vince il Gran Premio di Francia per l’ultima volta.
Nel 1950 partecipa al primo campionato del mondo di Formula 1 con la Maserati riuscendo a conquistare il terzo posto nel Gran Premio di Montecarlo, mentre negli altri quattro appuntamenti a cui partecipa si ritira. Conclude la stagione al decimo posto con quattro punti.
Nel 1951 partecipa al Mondiale prima correndo il Gran Premio di Svizzera con la scuderia di Enrico Platè, arrivando settimo con la Maserati 4CLT, e dopo correndo le ultime sei gare con la Talbot Lago della scuderia Ecurie Rosier, arrivando al traguardo in sesta posizione in Francia e ritirandosi nelle altre cinque gare.
Nel 1953 partecipa da privato con una Osca al Gran Premio di Francia classificandosi quindicesimo, per poi piazzarsi in Italia in decima posizione. Nel 1955 arriva sesto con una Lancia D50 al Gran Premio di Montecarlo e nel 1956 non si qualifica con la Maserati 250 della Scuderia CentroSud.
Nel 1958 partecipa per l’ultima volta ad una gara di Formula 1 a Montecarlo, diventando il pilota più anziano ad aver preso parte ad un evento ufficiale all'età di 57 anni: fallisce però la qualificazione con una Maserati 250, al pari di un personaggio che in seguito sarebbe diventato particolarmente noto nel mondo delle corse: Bernie Ecclestone.
Dopo essersi ritirato, ha continuato la propria attività come promotore e direttore di gara del Gran Premio di Montecarlo, dove gli è stata dedicata la prima "esse" delle Piscine. Muore nella sua casa di Monaco il 22 giugno 1979, poco prima di compiere ottant'anni.
Chiara Zaffarano - Marco Privitera
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