Una questione di attimi, di pochi centimetri. Dettagli che fanno la differenza, in un mondo ad alto rischio come quello del motociclismo. Inutile girarci attorno: nel crash spaventoso tra Zarco e Morbidelli verificatosi al Red Bull Ring, a rischiare più di tutti sono stati i due piloti ufficiali Yamaha. In particolare, Valentino Rossi è stato letteralmente sfiorato dalla moto impazzita del pilota italiano. Roba da gelare il sangue.

In una giornata in cui il santo protettore dei motociclisti era già intervenuto in favore di Hafizh Syahrin durante la gara della Moto2, dei veri e propri attimi di terrore si sono vissuti nel corso del nono giro della MotoGP. Nel lungo rettifilo in discesa verso la staccatona di curva 3, le moto di Zarco e Morbidelli sono entrate in collisione ad una velocità di oltre 300 km/h.

UNA DINAMICA INCREDIBILE

Con i piloti disarcionati dalle rispettive moto, quest'ultime hanno proseguito la propria folle corsa incrociando la propria traiettoria con quelle dei piloti impegnati ad affrontare la curva successiva. Ed è qui che è avvenuto il vero e proprio "miracolo": perchè, se da un lato la moto di Zarco ha finito per impattare contro gli airfence, quella di Morbidelli ha proseguito la propria serie di capriole passando letteralmente in mezzo alle Yamaha di Vinales e Rossi.

Una questione di centimetri, e le conseguenze sarebbero potute essere devastanti. Il campione di Tavullia ha visto la Yamaha di Morbidelli transitare come un proiettile a pochi centimetri dal proprio casco. Fortunatamente, nessuno dei piloti coinvolti ha riportato serie conseguenze, con il solo Morbidelli sottoposto ad una Tac di controllo nel centro medico del circuito.

Ma la paura è stata davvero tanta. Ancora sotto shock, Rossi è rientrato ai box agitando le mani per il rischio corso, ma non ha avuto alcuna esitazione nel rimontare in sella e ripartire dopo la bandiera rossa. Finendo per cogliere un grande quinto posto e segnalandosi nuovamente quale primo dei piloti Yamaha. A fine gara, il Dottore ha scagliato la propria rabbia all'indirizzo di Zarco, reo a suo giudizio di aver compiuto una manovra pericolosa.

LA RABBIA CONTRO ZARCO

"E' stato il peggior rischio che abbia mai corso - ha detto Rossi - perché la moto di Morbidelli mi ha fatto il pelo e anche la Ducati di Zarco mi è passata a qualche metro. Stavo percorrendo il tornantino con Vinales quando ho visto all'improvviso un'ombra arrivare: pensavo fosse l'elicottero da sopra, invece poi mi sono reso conto che era la moto di Zarco. Quella di Morbidelli non l'ho nemmeno vista arrivare, ma poi l'ho vista benissimo nelle immagini subito dopo! E' stato molto pericoloso e credo che la Direzione Gara debba intervenire pesantemente nei confronti di Zarco: è inaccettabile quello che ha fatto, non voleva farsi risuperare da Franco ed è andato a staccargli davanti".

"Bisogna stare attenti perchè possiamo farci male, noi facciamo uno sport pericoloso. Quando vai a tagliare la strada ad un altro pilota a 300 km/h, sapendo che poco più avanti c'è un tornantino, significa che sei un matto scatenato". 

Avrà modo di riflettere su quanto accaduto, Valentino Rossi. Di smaltire la rabbia, la paura e lo shock. E di ritenersi fortunato nel poter raccontare un'esperienza realmente da brividi.

Marco Privitera