MotoGP | GP Catalogna, qualifiche: ancora una Pole per "El Diablo"

E' Fabio Quartararo a conquistare la Pole Position nelle qualifiche del GP di Catalogna. In prima fila assieme al francese, che porta a casa la seconda Pole della stagione, Marc Marquez e Maverick Vinales. La seconda fila tutta italiana è aperta da Franco Morbidelli, affiancato da Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. Settimo Petrucci, decimo Lorenzo.

FP3

Le FP3 del mattino, le ultime che consentono l'ingresso diretto alla Q2, hanno visto prevalere su tutti un ottimo Alex Rins, seguito da Quartararo, Crutchlow, Rossi e Vinales. Sesta e ottava le due Ducati di Dovizioso e Petrucci. Nona e decima piazza per le due HRC di Marquez e Lorenzo. Ricapitolando, accedono direttamente alla Q2: Rins, Quartararo, Crutchlow, Rossi, Vinales, Dovizioso, P. Espargarò, Petrucci, Marquez e Lorenzo. Da segnalare il brutto high side di Franco Morbidelli, caduto alla curva 13 e poi trasportato al centro medico in ambulanza. Il pilota se l'è cavata solo con una forte abrasione al piede destro, parteciperà dunque al turno di qualifiche.

Q1

Sono Franco Morbidelli e Joan Mir ad accedere alla Q2. Il pilota del team Yamaha Petronas ha fermato il cronometro in 1:39.727, seguito immediatamente dallo spagnolo della Suzuki a meno di 3 decimi. Non riescono ad accedere alla Q2 i due piloti Pramac, Bagnaia e Miller, ripsttivamente col terzo e quarto tempo. Seguono Abrahm, A. Espargarò, Zarco, Rabat e Oliveira a chiudere la top ten provvisoria prima dell'ingresso in pista dei big. 14° e ultimo Andrea Iannone con l'Aprilia.

Q2

Ancora una Pole Position per Fabio Quartararo, che si dimostra sempre velocissimo in qualifica. Con il tempo di 1:39.484 il francese precede Marc Marquez e Maverick Vinales. Seconda fila tutta italiana con Franco Morbidelli, reduce dalla brutta caduta delle FP3, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. La terza fila è composta da Danilo Petrucci, Alex Rins (caduto proprio mentre lottava per la

Pole), e Cal Crutchlow. Jorge Lorenzo apre la quarta fila, seguito da Joan Mir e P. Espargarò.

Andrea Pinna