Colpo grosso di Hamilton in casa Ferrari. L'anglo-caraibico conquista prepotentemente il successo a Monza, assestando un duro colpo alle speranze iridate di Sebastian Vettel. Dopo aver monopolizzato la prima fila nella giornata di ieri, il team di Maranello non è riuscito a regalare la gioia del successo al proprio pubblico, con il tedesco autore di un errore nelle fasi iniziali e Raikkonen impossibilitato a resistere agli attacchi di Hamilton nel finale. Quest'ultimo ha disputato una gara perfetta, mostrandosi aggressivo subito dopo lo start e inducendo Vettel all'errore, prima di mettere pressione al leader e spingendo così il muretto rosso ad anticiparne la sosta: una scelta che non ha pagato, visto che Hamilton ha potuto ben presto riportarsi sotto (coadiuvato anche dalla preziosa collaborazione di Bottas) prima di assestare lo scacco matto a nove giri dal termine.

Una vittoria soprattutto del pilota, ma anche della squadra, quella conquistata oggi in casa Mercedes: trovatosi di fronte a una Ferrari ancora una volta superiore, il team di Brackley ha adottato una tattica rivelatasi vincente, tenendo in pista a lungo Bottas per "stoppare" Raikkonen e favorendo così il rientro di Hamilton a ridosso della Rossa numero 7. Il finlandese ha ricoperto ancora una volta i panni del fedele scudiero, ed il suo contributo potrebbe rivelarsi decisivo anche nella rincorsa al titolo Costruttori, che vede ora la Mercedes a quota 415 punti contro i 390 della Ferrari.

Già, la Ferrari. Un Gran Premio che sulla carta si sarebbe potuto rivelare trionfale si è trasformato alla fine in una sorta di calvario. L'errore di Sebastian Vettel (l'ennesimo di questa stagione) è apparso evidente: il tedesco ha tentato di difendersi all'interno della staccata della Roggia dall'attacco di Hamilton, ma quest'ultimo è riuscito a sopravanzarlo, con il tedesco che ha finito per toccarlo leggermente finendo in testacoda. Da lì il rientro ai box, la sostituzione dell'ala danneggiata ed il recupero dal fondo del gruppo, agevolato dalla Safety Car nel frattempo intervenuta per l'incidente di Hartley. Il tedesco si è poi reso autore di una buona rimonta, riuscendo a conquistare il quinto posto sul traguardo, poi diventato quarto in seguito alla penalità inflitta a Verstappen: ma rimane il fatto che per lui si tratti di un'occasione persa, che rende sempre più complicato il suo percorso in chiave iridata. Dal canto suo, Raikkonen ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità: dopo aver centrato la pole position, ha azzeccato la partenza (difendendosi alla prima frenata dall'attacco di Vettel) e tenendo a bada fin quando possibile Hamilton. L'impresa, che sembrava alla portata del finlandese nella prima metà di gara, si è fatta via via impossibile, dopo l'evidente blistering accusato sulla posteriore sinistra che ne ha condizionato le prestazioni nel finale. L'attacco, sferrato da Hamilton a nove tornate dal termine, ha quindi spento le speranze del finlandese di tornare a salire sul gradino più alto del podio, a cinque anni e mezzo di distanza dall'ultima affermazione in un Gran Premio.

La gara degli "altri" ha visto un Max Verstappen dover rinunciare ad un podio che sembrava poter essere alla portata, in seguito ad una penalità di 5" inflittagli per una difesa troppo "accesa" nei confronti di Valtteri Bottas, che lo ha visto cambiare traiettoria due volte prima di rifilare anche una leggera ruotata al pilota Mercedes in Prima Variante. L'olandese ha così concluso quinto, mentre Ricciardo ha stoppato la propria rimonta dal fondo a causa dell'ennesimo guaio di affidabilità, in un week-end che ha comunque visto la monoposto di Newey decisamente lontana da Ferrari e Mercedes. Ottimo sesto posto per Grosjean, autore di una prestazione solida e convincente, davanti alle due Force India di Ocon e Perez, con la scuderia di Lawrence Stroll capace di conquistare la bellezza di 28 punti in sole due gare. Proprio il giovane Lance è invece riuscito a portare a casa un punticino per la Williams, chiudendo immediatamente davanti al compagno Sirotkin e a Leclerc. Tra i ritirati, oltre ai già citati Hartley e Ricciardo, anche Fernando Alonso, il quale ha chiuso mestamente il suo ultimo Gran Premio d'Italia in carriera.

Da segnalare infine che, ancora una volta, una parte del pubblico ha riservato sonori fischi all'indirizzo dei due piloti Mercedes, con gli applausi che solo parzialmente sono riusciti a coprire quella che si sta purtroppo rivelando una pessima consuetudine. Un malcostume che ha in parte rovinato il magnifico spettacolo offerto da un pubblico appassionato, il quale ha costituito la magnifica e spettacolare cornice che caratterizza ogni anno l'appuntamento monzese. La sfida alla corona iridata adesso ripartirà tra due settimane nella notte di Singapore, con Vettel e la Ferrari obbligati a non sbagliare più nulla per poter ancora coltivare le speranze di titolo.

Da Monza - Marco Privitera

Foto Bonora Agency

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