WTCC, il trionfo di Lopez nell'anno magico Citroen
E' stata una stagione, quella del WTCC 2014, che in pratica ha visto un solo, grande mattatore dominare la scena: si tratta di Josè Maria Lopez, argentino di 31 anni, che alla propria prima esperienza completa nel Mondiale Turismo ha sbaragliato la concorrenza, conquistando domenica scorsa a Suzuka il titolo con un appuntamento d'anticipo. Grazie a 9 vittorie, 6 pole position, 9 giri veloci e 16 podi su un totale di 21 gare sin qui disputate, l'ex-pilota GP2 ha regalato all'Argentina un titolo iridato a 57 anni di distanza dalla vittoria ottenuta da Juan Manuel Fangio nel Mondiale di Formula 1, contribuendo in maniera decisiva al trionfo tra i Costruttori della Citroen. La casa francese ha anche piazzato una tripletta al vertice della classifica Piloti, visto che alle spalle di Lopez (attualmente a quota 422 punti) si trovano Muller con 305 punti e Loeb con 275.
"Pechito" è stato un vero e proprio rullo compressore, riuscendo ad avere la meglio su un compagno ostico e di gran lunga più esperto come Muller: anche a Suzuka, l'argentino ha trionfato in gara-1 dopo aver conquistato la pole position, mentre nella seconda prova (dominata da Gabriele Tarquini) si è accontentato della sesta piazza. "Come mi sento? Bella domanda - ha dichiarato indossando, come il resto del team, la maglietta albiceleste - in questo momento ho tanti pensieri per la testa e nel mio cuore, quindi la prima cosa che dico è un bel "grazie". Alla mia famiglia, alla mia ragazza e ai miei amici prima di tutto, per il loro supporto in questi anni. Alla Citroën, ai miei meccanici, ai miei compagni di squadra e ad ogni membro del team; senza di loro non sarei qui. Oggi, nonostante la pressione, ero piuttosto rilassato e mi sono veramente divertito a guidare, ero felicissimo. Mi sarebbe bastato un quarto posto per vincere il Titolo, ma volevo fare del mio meglio e sono partito davvero bene in Gara 1, restando davanti ad Yvan. La sua foratura mi ha consentito di calmarmi definitivamente e pensare a non fare errori stupidi. Vincere qui a Suzuka significa molto per me, è il circuito dove il mio idolo Ayrton Senna vinse due volte il Mondiale di F1. Se mi avessero chiesto quale posto preferivo, avrei sicuramente detto questo qui. Alla fine ce l'ho fatta, posso immaginare tutta la gente che in Argentina festeggerà. E' il primo Titolo fin dai tempi di Fangio. Lui è stato uno dei più grandi nel mondo dei motori, quindi è un onore succedergli e rendere i miei connazionali felici."
Come detto, la seconda manche ha visto il ritorno al successo dell'inossidabile Gabriele Tarquini, che al volante della Honda Civic è riuscito a togliersi un'altra grande soddisfazione proprio in chiusura di stagione: "Certamente è il posto migliore dove conquistare la vittoria - ha dichiarato il Cinghio a fine gara - è un grande piacere vedere la gente felice per il successo di una Honda. Dopo le Qualifiche di ieri eravamo molto dispiaciuti, posso assicurarvi che non era la 10a posizione il nostro obiettivo primario. Oggi il passo gara era buono e la strategia consisteva nel fare una buona partenza e cercare di spingere fin da subito per guadagnare sugli inseguitori. Tutto è andato come previsto e ce l'abbiamo fatta. Come a Shanghai, abbiamo dimostrato che il passo gara è positivo, ora dobbiamo continuare a lavorare duramente per migliorare in Qualifica."
Marco Privitera
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