Scopriamo il perchè del drive-through inflitto a Massa
Felipe Massa avrebbe voluto celebrare in una maniera ben diversa il proprio ultimo Gran Premio al volante della Ferrari. Il paulista, dinnanzi al proprio pubblico, è stato protagonista di un'ottima partenza dalla nona posizione, riuscendo a metà gara a risalire sino alla quarta piazza. A quel punto, però, proprio mentre era intento a difendersi dagli attacchi di Hamilton, il ferrarista è stato sanzionato dai Commissari Fia con un drive-trough, il quale lo ha penalizzato pesantemente costringendolo ad accontentarsi di un modesto settimo posto finale. Il motivo della penalità, comunicato in tempo reale dalla Direzione Gara, è stato individuato nell'aver oltrepassato con tutte e quattro le ruote la riga bianca posizionata all'ingresso della corsia box. Già in alcune delle precedenti edizioni, tale manovra era stata oggetto di attenzioni da parte degli steward, preoccupati dal fatto che un "taglio" troppo evidente della traiettoria in quel punto potesse costituire un elemento di pericolo rispetto a coloro che decidevano di rientrare ai box. In un primo momento la decisione della triade dei Commissari, tra i quelli era presente anche l'ex-pilota Mark Blundell, aveva destato parecchie perplessità, dal momento in cui era apparso chiaro come Massa non fosse stato l'unico ad adottare una traiettoria simile, "imitato" da questo punto di vista anche da Vettel, Webber e Button. Ad una più attenta analisi, però, si nota come rispetto agli altri il brasiliano abbia oltrepassato la riga anche dopo l'inizio della cosiddetta parte zebrata, ovvero oltre il limite stabilito dalla Fia e comunicato ai piloti nel briefing mattutino. A tale scopo, osservando le immagini si nota chiaramente come, proprio al fine di facilitare l'individuazione ai piloti della zona "incriminata", sia stata cancellato un breve tratto della linea bianca: avendo le quattro ruote ancora nella parte interna della pista, è scattata automatica la sanzione nei confronti del pilota brasiliano. Questione di centimetri, certo: ma le regole, seppur opinabili, valgono per tutti allo stesso modo.
{jcomments on}