F1 | Ferrari SF21, analisi tecnica: punto fermo da cui ripartire
La Ferrari ha tolto i veli dalla SF21, monoposto con cui affronterà il mondiale 2021, oggetto della nostra analisi tecnica. La vettura avrà un compito arduo: far dimenticare in fretta una delle stagioni più negative della Rossa. Per questo gli uomini di Maranello hanno evoluto ogni singola zona della SF21, cercando di ottimizzare il pacchetto a disposizione. Strategico l’utilizzo dei due token: uno per la sospensione posteriore e l’altro per il cambio. Da notare la colorazione con doppia tonalità di rosso lucido, all’anteriore, e opaco al posteriore.
Muso in stile Alfa
Pur restando fedele al musetto con la protuberanza centrale, la Ferrari SF21 porta un’interessante evoluzione. Il muso infatti ricorda quanto visto in McLaren, nella passata stagione, e in Alfa Romeo quest’anno. I piloncini di sostegno sono stati arretrati (freccia verde) creando quattro canalizzazioni frontali (ingrandimento frecce verdi e gialle), per andare ad alimentare il fondo vettura e l’S-duct. Di conseguenza il mantello del Cape è stato allungato (freccia gialla), quasi a inglobare i piloncini, per cercare di lavorare in sinergia con i turning vanes. L’alettone anteriore mantiene il concetto dell’Outwash, con gli upper flap che scendono verso l’esterno. Vanno nella medesima direzione gli endplate che presentano una forma doppiamente svergolata (freccia rossa), sia orizzontalmente che verticalmente, per portare il flusso lontano dagli pneumatici. Anche il marciapiede presenta una dimensione più generosa (freccia azzurra) per migliorare l’effetto sigillo.
C'è un fiorire di creste
Leggermente rivista la sospensione anteriore (cerchio giallo) per migliorare l’efficienza aerodinamica, tuttavia la Ferrari non ha adottato il doppio bracket. Interessanti le “creste” ben quattro (cerchio azzurro) poste dietro allo sfogo dell’S-duct per pulire la zona centrale della SF21. Diverse le prese dei freni, con numerose canalizzazioni al suo interno (freccia verde), per portare aria ad un cestello di nuova concezione.
Bargeboard taglienti, passo indietro per l’airscope
La Ferrari SF21 presenta dei bargeboard completamente nuovi. I tre elementi verticali, provvisti di soffiature (freccia gialla), presentano sul loro marciapiede diversi coltelli (freccia verde) per energizzare il flusso, evitando che ristagni in questa zona. Confermato il doppio boomerang (frecce rosse) che si collega ai deflettori, con il profilo orizzontale dotato di slot per schermare il flusso (freccia gialla). L’elemento verticale ha due componenti, con l’interno ricurvo che, fungendo da deviatore di flusso, segue l’andamento delle pance laterali (freccia e linea verde). Immutato l’ingresso delle bocche, sollevate e sopra il cono anti intrusione. Passo indietro per quanto riguarda l’airscope che presenta le due orecchie ai lati della presa triangolare (freccia azzurra), riprendendo i concetti della SF71H. Sintomo che la soluzione introdotta per la SF1000 non ha dato i suoi frutti. Inoltre la FIA, dopo il crash di Grosjean, ha richiesto di rivedere per motivi di sicurezza l’ancoraggio del tappo del serbatoio.
Fianchi stretti cercando l’effetto Coanda
Come quasi tutte le monoposto dello schieramento, anche per la SF21 in Ferrari hanno cercato di sfruttare l’effetto Coanda stringendo le pance. I fianchi, dopo l’ingresso delle pance, scendono rapidamente verso il fondo piatto (linee gialle). Rivisto, dunque, il sistema di raffreddamento con annessa fluidodinamica, vero tallone d’Achille della SF1000. La ricerca, per ottenere un down wash, si è spinta soprattutto sulla parte inferiore delle fiancate, mente la parte superiore presenta forme più generose rispetto alla concorrenza (linee gialle). Obiettivo cercare di far defluire quanta più aria possibile in coda al cofano. Nella vista di fianco la SF21 mostra un assetto Rake pronunciato.
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In Ferrari contano di recuperare circa 30 CV dalla Power Unit rispetto alla stagione scorsa. Il gruppo capitanato da Enrico Gualtieri è intervenuto sulla camera di combustione. Modifiche anche sull’ERS che, grazie all’introduzione di un turbo leggermente più piccolo, dovrebbe guadagnare circa 4-5 KW. Gli uomini in rosso hanno anche modificato la disposizione dell’intercooler. Rivisto il disegno degli scarichi, alleggeriti e più ravvicinati, con un solo elemento per la valvola Wastegate posta sopra lo scarico del motore endotermico (freccia rossa ultima foto).
Token per caambio e sospensioni posteriori
Per quanto riguarda il fondo piatto, in Ferrari hanno abilmente nascosto le soffiature in corrispondenza del taglio voluto dal regolamento (frecce gialla e azzurra). Veniamo quindi alla vera novità della Ferrari SF21. Per poter migliorare l’efficienza del retrotreno è stata disegnata una nuova scatola del cambio (cerchio azzurro). La trasmissione in carbonio, oltre a un involucro più stretto, è stata sollevata di qualche millimetro per incrementare, entro i limiti, le dimensioni e l’efficienza del diffusore. Conseguentemente rivista la sospensione posteriore, pur mantenendo il terzo elemento idraulico. L’obiettivo è stato di migliorare l’efficienza e la stabilità al posteriore, in modo da poter utilizzare al meglio i pneumatici Pirelli. Per quanto riguarda l’alettone posteriore, sorretto dal classico doppio pilone a collo di cigno, per ora presenta un mainplane a cucchiaio che lavora in sinergia con la Deck-Wing biplano (freccia verde).
Per capire se il lavoro effettuato sulla SF21 si ama dato nella giusta direzione bisognerà aspettare solamente pochi giorni, quando scatteranno le prove in Bahrain.
Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano
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