Che la Redbull avesse un forte piano di crescita per i suoi giovani talenti, lo si sapeva già. Basterebbe pensare ai tanti nomi forgiati dalla casa austriaca, oggi presenti sulle caselle della griglia di partenza dei Gran Premi: da Daniel Ricciardo a Carlos Sainz jr., per non parlare della "scoperta" Max Verstappen (soffiato lo scorso anno ad un possibile accordo con la Mercedes) e dello stesso Sebastian Vettel, lanciato per la sua prima stagione completa in Formula 1 proprio dalla Toro Rosso.

E quando si iniziava a pensare che i “bibitari” potessero aver esaurito le proprie risorse, ecco che ci si deve subito ricredere di fronte al talento di una nuova promessa sfornata del loro vivaio: Pierre Gasly, questo il suo nome. Francese, classe 1996, 19 anni appena compiuti e già un sedile di Formula Uno “prenotato” per la sessione di test prevista subito dopo il GP di Spagna, sulla pista del Montmelò. Ad occuparsi del suo “svezzamento” nella massima categoria, sarà come sempre il team minore di proprietà Red Bull con passaporto italiano, la Toro Rosso.

Il giovane francese si è guadagnato il debutto dopo aver ben impressionato nelle categorie minori, sfoggiando un ottimo palmares di risultati e dando dimostrazione di grande talento alla guida di una monoposto grazie anche alle sue performance durante le ultimissime gare del campionato GP2 2014, alle quali ha potuto partecipare al volante di una vettura del team Caterham in qualità di sostituto del connazionale Tom Dillmann. Proprio in GP2 (ed in attesa del test F1 sulla Toro Rosso), il giovane ha intanto portato a termine un accordo con il team DAMS, la squadra campione in carica, che proietta di conseguenza la “recluta” francese tra i possibili contendenti al titolo.

Queste le parole di Gasly: “Sono molto felice di essermi accordato con il team DAMS che, per quanto mi riguarda, è un punto di riferimento per la categoria. In questo team mi sento come a casa e i ragazzi della squadra mi sono piaciuti da subito. La GP2 è una serie competitiva e so che avrò parecchio da fare. Ovviamente il mio obiettivo è il titolo piloti. E so di essere nella squadra migliore per raggiungere questo obiettivo”. E come dargli torto, pensando ad un “certo” Romain Grosjean o al nostro Davide Valsecchi, entrambi con un titolo GP2 in tasca proprio alla guida della stessa DAMS.

E chi pensava che “l’obiettivo titolo” fosse comunque troppo ottimistico e irreale per un pilota alla sua prima stagione GP2, ha avuto una secca risposta proprio attraverso la pista dallo stesso francese, durante i test collettivi della categoria svoltisi sul circuito di Sakhir, in Barhain. Il giovane Gasly, infatti, si è piazzato al comando della classifica nella terza ed ultima giornata di test, precedendo nell’ordine Vandoorne, Evans, Rossi e il nostro Raffaele Marciello. Distacchi per ora molto contenuti, è vero, ma la prima posizione ottenuta, oltre a far capire ai suoi avversari per il campionato GP2 che lui fa "sul serio”, è senza dubbio un ottimo “curriculum” da presentare a Barcellona nel box Toro Rosso per la sua prima apparizione in Formula Uno. Non rimane che aspettare e vedere i verdetti della pista: nel frattempo, segnatevi sul taccuino il suo nome...

Daniel Limardi

 

QUI LA NOSTRA INTERVISTA REALIZZATA A PIERRE GASLY A MONZA NEL 2014:

 

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