Il GP di Silverstone è un banco di prova importante nel corso della stagione di Formula 1. Questa pista nasconde tante insidie che testano il lavoro di sviluppo in corsa fatto dalle scuderia. La gara di ieri, però, è stata condizionata dalla Safety Car e dall'arrivo pioggia. Alla fine il team che ha dominato è sempre lo stesso, ovvero la Mercedes, mentre è arrivato un terzo posto insperato per Sebastian Vettel e la Ferrari, visto il grande potenziale messo in mostra dalle Williams.

Il tedesco del Cavallino ha analizzato con molta lucidità la gara: “Ho fatto una brutta partenza, mi sono quasi piantato al via perdendo posizioni. Alla ripartenza dopo la safety ho recuperato una posizione... solo per perderne due con quella manovra. A quel punto sembrava impossibile venirne a capo, un po’ come per l’intero weekend. Ma poi siamo riusciti a recuperare mettendo a frutto una strategia aggressiva. Sono rimasto in contatto con il team per tutto il tempo, non è stato facile fare la scelta giusta quando ha iniziato a piovere. La decisione di entrare ai box è stata presa nel momento perfetto, ho recuperato terreno e ho concluso la gara sul podio. Mi spiace per le persone che si sono bagnate, ma la pioggia oggi ci ha aiutato. Alla fine il podio è meritato, perché abbiamo fatto la scelta giusta al momento giusto. La Williams ha fatto un passo in avanti, noi invece non abbiamo trovato il ritmo in questo fine settimana; ci sono molte cose che dobbiamo capire in fretta. Questi pneumatici duri non ci favoriscono, ma è lo stesso per tutti, quindi niente scuse. Se si guarda il distacco dalle prime due vetture, si nota che era più grande del normale: quindi spetta a noi migliorare in tempo per l’Ungheria”.

Gara diversa, invece, per l'altro ferrarista Kimi Raikkonen. Il finlandese non è andato oltre l'ottava posizione, finendo addirittura doppiato. Il rapporto tra lui e la Ferrari non è ormai dei migliori. Dure parole sono state utilizzate recentemente da Sergio Marchionne in persona per spronare l'ex campione del mondo a fare meglio. La sua gara ieri è stata condizionata dal cambio gomme e Kimi non ha perso tempo per recriminare sulla scelta compiuta: “Nella prima parte della gara siamo rimasti bloccati dietro la Force India di Hulkenberg: erano troppo veloci sia sul rettilineo che nei punti in cui si poteva passare, mentre a noi mancava un po’ di velocità. E’ un vero peccato, perché la macchina si è comportata bene per tutta la gara, decisamente meglio di ieri. Quando ha iniziato a piovere forte la pista è diventata molto scivolosa, specialmente nelle curve 7 e 8; così ho preso la decisione di entrare ai box per montare gomme intermedie, ma poi ha smesso di piovere. Probabilmente ho deciso di cambiare pneumatici tre o quattro giri troppo presto. Nel complesso, questo tipo di piste non si addice alla nostra vettura, ma è qualcosa su cui dobbiamo lavorare”.

Maurizio Arrivabene ha dato una lettura della gara lucida ed onesta: “Nel complesso non sono contento di questo weekend, perché dobbiamo essere onesti: se la gara fosse stata tutta sull’asciutto, il risultato sarebbe stato molto diverso". Questo il commento del Team Principal del Cavallino, che ha proseguito dicendo: "Sono soddisfatto di Sebastian, perché ha dimostrato ancora una volta di saper entrare ai box nel momento più giusto e poi ha fatto un capolavoro in pista, distanziando le Williams. Sono soddisfatto anche per l’ottima strategia di gara. Ora bisogna andare avanti con umiltà e non montarsi la testa, perché abbiamo ottenuto il terzo posto grazie ad un grande pilota e ad una grande strategia, ma ci vuole anche una grande macchina. I ragazzi che lavorano sulla strategia sono molto bravi, ma nei casi di pioggia la decisione finale su quando andare al box spetta al pilota."

Il numero uno della gestione sportiva della Ferrari è altrettanto onesto nello spiegare l'ottavo posto di Raikkonen: "Nel caso di Kimi, che aveva una strategia identica a quella di Seb, lui ha ritenuto di dover entrare. Se la pioggia fosse caduta più forte, magari avrebbe vinto la gara. Ma bisogna essere sinceri e riconoscere che qui la Williams era più forte”.

L'estate si preannuncia più "calda" che mai a Maranello: e non solo a causa delle elevate temperature.

Fabrizio Crescenzi

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