Indycar | Illot sbarca oltreoceano con il team Juncos Hollinger
Il team Juncos Hollinger Racing ha annunciato oggi che Callum Illot piloterà la vettura #77 nel prossimo appuntamento Indycar a Portland. Non è l’unica novità della serie, che ha visto anche l’annuncio di Askew per le ultime tre gare con il Rahal Letterman Racing.
Callum: “Un’opportunità unica”
Proprio ieri il pilota inglese aveva annunciato l’arrivo di una bella novità, e oggi è stato diramato il comunicato ufficiale con la conferma. Il team Juncos Hollinger prenderà parte agli ultimi tre round stagionali, prima di partecipare alla serie nella sua totalità la prossima stagione. A Portland la squadra tornerà in pista dopo l’apparizione alla 500 Miglia di Indianapolis 2019, con al volante Kyle Kaiser.
“Non vedo l’ora di iniziare questa nuova esperienza!”, ha dichiarato Illot. “Sono contento di poter lavorare con il team nella prima parte di questa sua avventura, e sono orgoglioso di esserne parte. Voglio ringraziare la Ferrari Driver Academy per avermi concesso di poter prendere parte a questa gara, oltre a Ricardo Juncos e Brad Hollinger per avermi scelto”.
Dopo il secondo posto nel campionato F.2 della scorsa stagione alle spalle di Mick Schumacher, in questo 2021 Callum Illot si è cimentato nel WEC, ottenendo il terzo posto nella classe LM GTE Am nell’ultima 24 Ore di Le Mans con il team Iron Lynx. Oltre a ciò, è stato impiegato come Development Driver in alcune giornate di test a Maranello da Ferrari. Un’altra grande opportunità si apre, dunque, per il bravo pilota inglese, che potrà così misurarsi con una categoria totalmente nuova, ma che ultimamente sta regalando diverse soddisfazioni anche ai piloti europei.
Askew con Rahal Letterman per le ultime tre gare
Non è arrivato solamente l’annuncio relativo a Callum Illot nella giornata di oggi. Il team di proprietà di Bobby Rahal ha infatti svelato chi sarà alla guida della vettura n. 45 a Portland, Laguna Seca e Long Beach. Si tratta di Oliver Askew, vincitore della Indylight nel 2019. Il pilota di Jupiter, in Florida, tornerà così al volante di una Indycar dopo le presenze spot di Detroit, in sostituzione di Felix Rosenqvist, e Road America, al posto di Rinus Veekay.
La carriera di Askew nella massima serie per monoposto USA era iniziata bene la scorsa stagione in Arrow McLaren, ma l’arrivo di Rosenqvist aveva complicato le cose. Ora potrà tornare in pista e mostrare tutto il suo valore, per poi giocarsi le carte migliori in vista della stagione 2022. Negli ultimi tre appuntamenti sarà alla guida della vettura che ha visto il debutto nell’ultima gara a Indianapolis di Christian Lundgaard, autore di un’ottima prestazione (che lascia ottime speranze anche ad Illot). Prima di lui, era stato Santino Ferrucci a portare in pista la monoposto con la livrea Hy-Vee.
Le sirene di Andretti tentano Grosjean
I team maggiori guardano avanti, e alcuni stanno già muovendosi nell’ambito del mercato piloti. Romain Grosjean, che sta disputando un’eccellente stagione di debutto con Dale Coyne Racing, secondo molte attendibili fonti USA, avrebbe già firmato un contratto con il team Andretti.
Non stupisce che la squadra di Nazareth abbia messo gli occhi sul trentacinquenne francese ex Haas; il team di famiglia Andretti sta vivendo una stagione complicata, e Grosjean potrebbe essere il pilota perfetto per tornare a lottare per il titolo. Un debutto ben sopra le aspettative, il suo, che ha anche ottenuto una pole e sfiorato più volte la vittoria.
Romain andrebbe a prendere il posto di Ryan Hunter-Reay sulla vettura #28; Captain America, campione 2012, ha già annunciato la sua uscita dal team, e sta cercando una sistemazione in Indycar o IMSA. Al momento, gli unici due confermati dovrebbero essere Colton Herta e Alexander Rossi, dal momento che anche James Hinchcliffe dovrebbe essere sostituito dal connazionale Devlin De Francesco, apparso anche in Europa in F.3.
Nel prossimo appuntamento di Portland, dunque, tra una decina di giorni, vedremo il debutto di un altro giovane europeo in un team anch’esso quasi rookie. Staremo a vedere come si comporterà Illot, ma la prestazione di Lundgaard a Indy ha mostrato come i giovani europei talentuosi possano dire la loro, almeno sugli stradali. Appuntamento sulla West Coast, dunque, per le gare finali di uno dei campionati più belli e interessanti del motorsport!
Nicola Saglia