Credits: Aston Martin Aramco F1 Team / X.com
Credits: Aston Martin Aramco F1 Team / X.com

Il weekend di Baku della Formula 1 parte con il classico rito della conferenza stampa del giovedì dedicata ai piloti. A parlare nella calda vigilia del GP Azerbaijan sono stati nel primo turno Oliver Bearman (Haas), Franco Colapinto (Williams) e Guanyu Zhou (Kick Sauber), mentre nel secondo abbiamo avuto come grande protagonista Fernando Alonso (Aston Martin) insieme a Daniel Ricciardo (VISA RB) e Pierre Gasly (Alpine).

Bearman e Colapinto in coro: “Costruire weekend passo dopo passo”

Il primo a parlare è stato Bearman, che ha iniziato riguardo al tema del suo debutto anticipato con la Haas a causa della squalifica di Magnussen dopo aver raggiunto i 12 punti di penalità sulla patente a Monza:

È bello essere tornati e sarà un'ottima opportunità per fare esperienza. Sapere di correre mi ha aiutato molto, mi sono allenato molto per essere il più preparato possibile, anche perché il prossimo anno correrò in F1. 

Baku evoca ricordi dolci per Oliver, in quanto l'anno scorso fu protagonista di un clamoroso en plein nel weekend azero di Formula 2. Il giovane britannico, però, preferisce non sbilanciarsi più di tanto:

Ho vinto entrambe le gare, ma ho anche toccato il muro ad ogni sessione. Baku è un circuito complicato, voglio solo prendere confidenza e prepararmi passo dopo passo, così che possa massimizzare da questa esperienza.

A seguire è toccato a Colapinto prendere il microfono, con l'argentino che sarà alla sua seconda gara in F1 dopo l'ottimo debutto a Monza:

Esordire in F1 e farlo a Monza è stato un momento speciale della mia carriera, anche se ho avuto poco tempo per prepararmi è stato bellissimo. La buona prova lo devo al team e ad Albon, sono stati di grandi aiuto. Ho imparato tanto a Monza, andavamo alla gara con tantissimi punti di domanda e io avevo fatto al massimo 8 giri contro i 53 che dovevo fare. Ora a Baku non ho mai corso, ma come a Monza voglio costruire il weekend passo dopo passo sfruttando le tre sessioni di prove libere. Abbiamo una macchina in grado di andare a punti.

Poi è toccato a Zhou che, da “veterano” del gruppo, ha dato alcuni consigli ad Oliver e Franco:

A loro dico solo di godersi ogni attimo di questa esperienza e di restare dietro di me se possibile. (ride) Parlando della Sauber, ogni weekend cerchiamo di estrarre il massimo dal nostro pacchetto, è una situazione difficile. Al momento però vogliamo lottare in ogni sessione e su ogni pista, stiamo lavorando in ogni settore per crescere. Questo circuito rappresenta una speranza, le gare qui sono sempre un'incognita, ma dovremo costruire questo weekend passo dopo passo.

Le prossime domande sono tutte dedicate ai due rookie di Haas e Williams, con Oliver che ha parlato per primo riguardo alla sua preparazione per il prossimo Mondiale:

La mia preparazione era orientata per il prossimo anno, quando sarò in Haas da titolare. Eravamo in allerta da un po' per il potenziale race ban di Magnussen, ma non si poteva immaginare quando. Ora sono pronto.

A seguire è stato il turno di Franco, che ha spiegato le differenza tra il simulatore e la pista e la sua accoglienza:

Lavorare al simulatore aiuta, ma non puoi dire di capire una monoposto F1 finché non la provi sulle frenate e sulle curve. Comunque, Baku è una pista di basso carico come Monza e questo mi può aiutare insieme all'esperienza di Albon. In tanti sono stati carini con me dopo il mio annuncio, la comunità della F1 è stata molto gentile con me. La mia popolarità? Era da tanti anni che un pilota argentino non correva in F1 e questo mi rende orgoglioso.

Le ultime parole sono state di Bearman che ha parlato del salto dalla F2 alla F1:

La F2 è la categoria più vicina alla F1 ma non c'è nulla che possa preparare bene alla categoria principale. Il passo è molto grande, senti il carico aerodinamico e quindi puoi giocare di più con il limite per guadagnare fiducia e estrarre dei decimi sul giro. Cosa serve per Baku?  Devi guadagnare confidenza sui freni ma per farlo devi andare veloce e quello porta con se dei rischi. Giocherò sicuro nelle prime sessione per guadagnare fiducia prima di spingere.

Bearman Colapinto Conferenza GP Azerbaijan F1 2024
Credits: formula1.com

Alonso: “La visione di Stroll ha convinto Newey, ma Adrian non inciderà sul 2025”

Nel secondo turno la prima domanda è stata rivolta ad Alonso ed ha riguardato ovviamente l'annuncio tanto atteso di Adrian Newey alla Aston Martin per l'anno prossimo:

È stata una settimana molto positiva per la squadra. Penso che questo sia il team del futuro per certi aspetti: stiamo aprendo nuove strutture, la galleria del vento sarà ultimata a gennaio, abbiamo grandi partner e ora c'è anche Newey. Io gli ho mandato alcuni messaggi ma immaginavo che anche altri lo volevano. Alla fine però è stata la visione di Lawrence Stroll a convincerlo, questo team sta prendendo forma.

E sull'eventuale contributo di Newey sulla monoposto 2025, l'asturiano mette subito la mano in avanti:

Non inciderà. Lui comincerà a lavorare con noi a marzo del prossimo anno, quindi sarà concentrato sulla monoposto 2026.

Il tema Newey viene portato avanti anche da Ricciardo, con l'australiano che ha parlato del suo periodo con Adrian durante gli anni in Red Bull:

Passare del tempo e lavorare con lui è stato un privilegio. Il suo livello di conoscenza nel suo campo è alto. Vederlo nel suo ufficio con i suoi disegni su carta è qualcosa di unico. Che cosa porta Newey? Non credo di poter dare troppi consigli ad Alonso che è il più esperto sulla griglia.

Il pilota VISA RB ha poi risposto in merito agli aggiornamenti portati dal team e le aspettative per questo weekend:

Qui noi portiamo un nuovo fondo e non vedo l'ora di provarlo. Baku è una di quelle gare dove può succedere di tutto e dove anche per noi del centro griglia ci può essere un'occasione in più.

Di seguito la palla è passata a Gasly che ha risposto sugli stessi temi di Fernando e Daniel:

Ho lavorato sei mesi con Adrian e condivido il pensiero di Ricciardo: progettista unico, persona umile. Riguardo a noi, l'ultima gara a Monza è stata molto difficile e oggettivamente anche Baku è stata molto dura per noi l'anno scorso. Sulla carta non sarà un weekend facile, ma questa è una gara dove tutto può succedere e dunque speriamo di riuscire a cogliere le opportunità che si presenteranno.

Le ultime parole rilevanti sono tutte per Alonso che, dopo l'annuncio di Newey in Aston Martin, gli viene chiesto se potrà puntare al terzo titolo mondiale nel futuro.

Non possiamo prevedere il futuro, ma ci sono alcune buone cose che stanno arrivando dal team. Queste cose hanno bisogno di tempo e io non ho tempo in tal senso, ma sono comunque rilassato. Se guiderò nel 2026? Si, e guiderò anche dopo il 2026, in Formula 1 o altrove, ma sempre con Aston Martin? Il WEC? (risata) Certo, perché no?

Andrea Mattavelli