Nascar, tra botti e tornado a Daytona trionfa Earnhardt jr.
Nel nome del padre. Dale Earnhardt jr. ha conquistato la 64° 500 miglia di Daytona, tappa inaugurale della NASCAR Sprint Cup 2014. Il figlio del grande Dale Sr. si è imposto per la seconda volta in carriera nella classica disputatasi sul superspeedway della Florida, precedendo sul traguardo Denny Hamlin e Brad Keselowski. Nulla è riuscito a fermare il pilota del team Hendrick: nè gli incidenti, che hanno coinvolto anche protagonisti come Kyle Busch e Danica Patrick, nè tantomeno la pioggia, che ha costretto la Direzione Gara ad un lungo stop durato quasi sei ore.
Earnhardt jr. ha condotto in porto il successo grazie ad una strategia di gara attenta e responsabile, che gli ha consentito di rimanere in testa per gran parte dei 50 giri finali e, soprattutto, all'ultimo re-start, quando è riuscito a mantenere la testa grazie anche al supporto del compagno Jeff Gordon, giunto quarto. Dicevamo degli incidenti: il primo gran "botto" si è verificato al giro 146, con un crash multiplo che ha coinvolto, oltre a Danica Patrick, anche Almirola, Harvick e altre nove vetture. L'altro è avvenuto proprio nel giro di chiusura, mettendo fuori gioco Kyle Busch, Edwards e (di nuovo) Harvick: il video degli ultimi due, emozionanti giri è al termine dell'articolo. L'altra grande protagonista è stata la pioggia. E non si è trattato di una perturbazione passeggera, bensì di un vero e proprio acquazzone (con tanto di allerta-tornado) che ha costretto ad una lunga pausa prima di riprendere le ostilità. Sancendo il trionfo in Victory Lane di Earnhardt jr.: from father to son.
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