E' iniziata ufficialmente questo pomeriggio la nuova avventura di Maurizio Arrivabene. L'ex team principal della Ferrari, infatti, ha assunto la carica di amministratore delegato della Juventus con il compito di rilanciare il club dopo un'annata non al livello della compagine bianconera

RITORNO AL PASSATO

Un ritorno (e nemmeno tanto) al passato per Iron Mauri (ribattezzato così in Ferrari per il suo piglio deciso) che in passato aveva già lavorato per la famiglia Agnelli e, appunto, aveva ricoperto al carica di team principal della scuderia di Formula 1 fino al dicembre del 2018. Presente nel consiglio di amministrazione della Juventus dal 2012, va a ricoprire la carica lasciata vacante e mai più ricoperta da Giuseppe Marotta, passato all'Inter.

IL COMPITO DI ARRIVABENE

Ricostruzione e rilancio. Sono questi gli obiettivi che Arrivabene dovrà cercare di portare a termine nel corso del suo incarico, con il 64enne bresciano che avrà in eredità la gestione sportiva affidata fino ad oggi a Fabio Paratici e quella finanziaria di Aldo Mazza.

In sintesi, dopo l'odierno aumento di capitale di 400 milioni di euro, Arrivabene dovrà tracciare le linee guida per un progetto che sia economicamente sostenibile. Ma allo stesso tempo, permetta al tecnico Massimiliano Allegri di avere a disposizione una squadra competitiva.

AUMENTO DI PROFESSIONALITA'

"Maurizio è un volto noto ai media, di lui si conoscono bene le competenze e le capacità gestionali, che potranno integrarsi alla perfezione con quelle calcistiche di Nedved e Cherubini. Ha una grande conoscenza degli sport professionistici, porterà un aumento determinante di professionalità e management all’interno dell’area sportiva", il breve commento del presidente del club bianconero Andrea Agnelli a margine della presentazione del nuovo amministratore delegato.

INCARICO SFIDANTE

Pochi fronzoli ed un solo obiettivo: portare la Juventus dove merita. Questo in sintesi il pensiero di Arrivabene che ha così commentato la sua fresca nomina: "Questo per me è un incarico molto sfidante, mi piacciono le sfide e mi piace molto anche la Juventus, di cui sono tifoso da una vita. Questo mix di cose è quello che tutti si augurano di trovare nella vita, altrimenti è troppo facile. Se una squadra è vincente diventa anche bella automaticamente. Dissi la stessa cosa quando ero in Ferrari: se perdi puoi essere bellissimo ma alla fine lo sei molto meno".

Vincenzo Buonpane