MotoGP | Iannone e Morbidelli splendono a Jerez
E’ pur vero che se non fosse stato per il k.o. delle due Ducati ufficiali e di Pedrosa per i due il podio e la top ten sarebbero stati un miraggio, ma è altrettanto vero che entrambi hanno dato ancora una dimostrazione di una prova solida al di là del risultato.
Dopo il terzo posto rimediato ad Austin, Iannone è riuscito a replicarsi ancora, dimostrandosi competitivo per tutto il weekend, anche se anche questa volta non si è potuta valutare la sua prestazione con quella di Alex Rins, scivolato quando si trovava pochi metri più avanti del compagno e con il quale avrebbe potuto duellare. Bella invece la lotta finale ingaggiata con Danilo Petrucci, che era riuscito a portare l’attacco all’abruzzese, ma che poi è stato superato nuovamente nel corso delle ultime battute.
Queste le dichiarazioni del numero 29: "Ho commesso un errore con la gomma posteriore. Avevo optato per la media ma in griglia abbiamo deciso di montare la dura, e questo mi ha fatto faticare. Servirà come esperienza, sono felice per il podio che fa morale e ci permette di migliorare in tante cose, la strada è quella giusta ed è importante continuare in questo modo".
Ottima anche la prova del Morbido, per la prima volta in top ten in MotoGP. Il campione in carica Moto2 è riuscito perfino a battagliare con Maverik Vinales, che alla guida di una Yamaha in difficoltà è riuscito poi tuttavia ad allungare. Queste le sue parole: "È stata una gara positiva per me, sono scattato bene grazie ad un buon grip, il che mi ha fatto guadagnare alcune posizioni. Ho provato a gestire le gomme per la seconda parte della gara, ma verso la fine ho dovuto rallentare e assicurarmi questa top ten. È fantastico per la nostra squadra e anche per me in vista delle prossime gare".
Difficile la gara di Valentino Rossi, che comunque è riuscito a fare meglio del compagno di squadra, cercando addirittura di rientrare nella lotta per il podio nell’ultimo giro. Buona gara anche quella di Petrucci, mentre Dovizioso avrà due settimane di tempo per studiare una rimonta su Marquez, che dovrà iniziare già da Le Mans.
Carlo Luciani