Sebastian Vettel 10. Riporta la Ferrari sul gradino più alto del podio dopo Singapore 2015, conquistando la sua quarta affermazione in Rosso. Tirato a lucido e caricato dopo un inverno più che promettente, già dalle qualifiche "accontenta" Hamilton che lo aveva reclamato come competitor, affiancandolo sulla griglia di partenza. In gara, non riuscendo a sorprendere l'anglo-caraibico allo start, si mette in marcatura stretta sulla Mercedes, superandola nel corso della sosta ai box e controllando poi il ritorno del vice Campione del Mondo nella seconda parte.

Lewis Hamilton 7. In qualifica impone la legge dell'Hammer-Time conquistando la pole position numero 62 in carriera. In gara non replica la partenza del 2016, girando in testa alla prima curva e dando l'impressione di poter dettare il proprio passo. Ma dopo la sua sosta ai box, anticipata per un crollo improvviso di prestazione della gomma, rientra in pista dietro Verstappen, perdendo tempo dietro all'olandese e subendo la sosta ritardata di Vettel. Ne ring delle interviste non lascia trasparire nessun tipo di emozione ma, conoscendolo, la sconfitta gli brucia eccome.

Valtteri Bottas 6,5. Dopo i turni di prove libere e le qualifiche sembrava fin troppo chiaro quale sarebbe stato il suo ruolo. E in effetti nella prima parte della gara non riesce a tenere il passo dei primi due, correndo in solitaria e preoccupandosi solamente di controllare il connazionale Raikkonen. Dopo la sosta al box dà l'impressione di poter andare addirittura a prendere il capo squadra, ma viene richiamato all'ordine dal muretto e deve accontentarsi del gradino più basso del podio. Un buon esordio comunque!

Kimi Raikkonen 5,5. Troppo brutto per essere vero. Mai con il giusto feeling, il finlandese sia in qualifica che in gara è apparso piuttosto anonimo, avendo un guizzo solamente nel finale quando fa segnare il giro più veloce (ma dare punti supplementari come in Indycar e Formula E?). Vale molto più dei 22 secondi rimediati da Vettel e lo dimostrerà.

Max Verstappen 6,5. Idolo dei ferraristi in quel di Melbourne, ha il merito di essere al posto giusto al momento giusto in occasione del pit stop di Lewis Hamillton. In tutto il weekend la sua Red Bull non ha mai il passo per poter stare con i primi e in gara, infatti, dal muretto decidono di optare per una strategia differente rispetto alla concorrenza nel tentativo, fallito, di superare Raikkonen. Ma già dalle prossime gare è lecito aspettarsi di vederli lì davanti.

Felipe Massa 7,5. Non male come weekend per uno che aveva commosso tutti con quella sua camminata nella pitlane di San Paolo nel giorno del suo ritiro dalla Formula 1. Riprende da dove aveva lasciato, e cioè dal duello con la Force India per la quarta piazza nel Mondiale Costruttori. Con il primo round che va nettamente all'esperto Felipe!

Sergio Perez 7. Fuori dalla Q3 in qualifica, in gara si riscatta ampiamente andando a conquistare un importantissimo piazzamento in zona punt,i riprendendo un discorso interrotto solo dalla fine dello scorso campionato. Palleggiare con il compagno Ocon nel paddock con le maglie del Palermo (con cui è nato un simpatico gemellaggio) ha portato bene eccome!

Carlos Sainz 7. Finire davanti al team ufficiale Renault (che fornisce la power unit alla scuderia faentina) e con entrambe le macchine è un buon viatico di stagione per la Toro Rosso e per lo spagnolo , il quale centra la Top Ten sia in qualifica che in gara, confermando quanto di buono si era visto nei test di Barcellona.

Danil Kvyat 6,5. Dodici mesi fa, quando guidava per la Red Bull, non prese neppure il via a causa di problemi elettrici, anticipando quella che sarebbe stata la sua stagione. Il Kvyat versione 2017, invece, fin dalle prove libere dimostra che la stagione passata è ampiamente alle spalle ed il 9° posto finale può essere visto anche con dei rimpianti per una strategia che non ha convinto pienamente.

Esteban Ocon 6,5. Artiglia proprio nel finale l'ultima posizione utile della Top Ten andando a conquistare i suoi primi punti iridati della carriera, riscattando una qualifica deludente che lo aveva visto chiudere al 14° posto.

Nico Hulkenberg 7. Che avesse talento da vendere non lo doveva certo dimostrare a Melbourne. Dopo aver cambiato casacca poco prima del ritiro di Rosberg (per la serie...potevi dirmelo prima, Nico!), dimostra al Circus che la Renault 2017 può ambire stabilmente alla zona punti, che perde solamente al cospetto delle Force India motorizzate Mercedes. 

Antonio Giovinazzi 7,5. Voto che potrà sembrare di parte ma non lo è. Catapultato sulla Sauber nelle PL3 e su una pista dove non aveva dei chiari riferimenti, manca la Q2 per un soffio mentre in gara si tiene lontano dai guai allo start, portando la macchina al traguardo e vicinissimo alla zona punti, mancata per sole due posizioni. I sedili di Ericsson e Wehrlein hanno un competitor in più...

Stoffel Vandorne 5. Sarà anche colpa della sua MCL32 non particolarmente performante, ma in tutto il weekend rimane costantemente dietro ad Alonso, non mostrando mai il talento che lo ha portato in Formula 1. Avrà festeggiato compleanni sicuramente migliori.

Fernando Alonso 5,5. Sarà schiumato di rabbia quando si è visto sverniciare in pieno rettilineo dalla Force India e dalla Renault. Negli ultimi giri si ritira, concludendo un weekend difficile come da pronostici in casa McLaren.

Kevin Magnussen 4,5. In qualifica 17° e il compagno di squadra 6°. Già questo motiverebbe il voto al danese che, non contento, al via centra l'incolpevole Ericsson rovinando la gara dello svedese ma anche la sua, visto che dovrà ritirarsi per le conseguenze di quell'impatto.

Lance Stroll 4. Il munifico budget messo a disposizione della Williams compenserà i danni alle monoposto che distrugge, visto che nelle PL3 va contro le barriere di curva 10 costringendo la squadra alla sostituzione del cambio con conseguente penalizzazione in griglia. In gara va un pochino meglio, ma deve ritirarsi per noie ai freni quando occupava la 13a posizione. Dovrebbe apprendere da Massa, ma se lo vede solamente da fermo ai box sarà un durissimo apprendistato.

Daniel Ricciardo 4,5. In qualifica commette un errore inusuale per lui, andando a sbattere nel Q3 e compromettendo la qualifica. La sua gara inizia due giri dopo gli altri a causa del cambio bloccato che lo costringe a partire dalla pitlane. Una volta presa la via della pista la situazione non migliora, ed è costretto a ritirarsi al giro 25.

Marcus Ericsson 5. In qualifica per pochissimo tiene dietro il debuttante compagno di squadra Giovinazzi. In gara dopo poche centinaia di metri viene centrato da Magnussen, ritirandosi dopo solo 21 giri.

Jolyon Palmer 4. Botto nelle libere, ultimo posto in qualifica ed una paga allucinante dal compagno di squadra, che sembra correre con un'altra vettura.

Romain Grosjean 7. In qualifica compie un autentico miracolo, centrando la 6a posizione e confermando le ottime premesse stagionali della Haas. In gara viene tradito dalla power unit Ferrari dopo solo 13 giri e deve riporre nel cassetto qualsiasi tipo di sogno.

Vincenzo Buonpane

 

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