L'automobilismo tricolore attende il via libera per la ripartenza delle attività in pista, anche attraverso i passaggi indispensabili per il raggiungimento di uno standard capace di garantire la tutela della salute di tutti gli operatori coinvolti. A tal proposito, ACI Sport ha finalizzato il nuovo protocollo medico-scientifico relativo alle discipline dello sport dell'auto, il quale sarà ora trasmesso al Ministro dello Sport, alla Federazione Medico Sportiva e al CONI.

VERSO LA RIPARTENZA

Un passo importante, ottenuto attraverso la realizzazione di un documento realizzato con il fondamentale contributo di una equipe di medici ed esperti del settore. Di pari passo, ACI Sport ha fatto sapere di aver presentato una richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per eliminare la chiusura degli impianti sportivi (secondo l'art. 1 lettera U del DPCM del 26 aprile). Questo al fine di consentire lo svolgimento di allenamenti individuali presso i circuiti e i kartodromi omologati.

LE PRIME ANTICIPAZIONI

"In questi giorni abbiamo lavorato – afferma Marco Ferrari, Direttore per lo Sport in ACI  - con tutte le componenti del nostro mondo, naturalmente in costante contatto con la Commissione Medico Scientifica, per produrre un Protocollo Generale. Il documento è stato ultimato e l’iter, già in corso, è quello di proporlo al CONI, alla Federazione Medico Sportiva e al Ministero dello Sport per la valutazione e l'approvazione. Una volta ottenuto l’avallo da parte delle varie autorità procederemo poi ad integrare questo documento generale con una specificazione dei contenuti declinata per le singole discipline.

L’obiettivo - prosegue Ferrari - è di presentarsi con tutte le carte in regola, per la riapertura dei campionati, calando il protocollo medico all’interno dei vari format delle discipline. Il che significa prevedere anche azioni dirette, con l’eliminazione e la semplificazione di alcune fasi tipiche di ciascuna gara che dovranno essere corrette. Saranno ad esempio completamente digitalizzate le le procedure di iscrizione alle gare e di verifica sportiva. Per quelle tecniche abbiamo studiato modalità diverse per ogni singola disciplina”.

Marco Privitera