Credits: Ducati.com
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Altro weekend, altra rimonta per Enea Bastianini: il pilota Ducati conclude al 3° posto la Sprint MotoGP sullo splendido tracciato di Phillip Island dietro solo ad un inarrivabile Jorge Martín e Marc Márquez.

Giro secco ancora tallone d’Achille

Come abbiamo ripetuto fino allo sfinimento, quello che sembra essere l’unico punto debole di Enea Bastianini è il giro secco. A volte, però, ci si mette di mezzo pure la sfortuna: Venerdì nel turno di Practice il riminese ha incontrato ben due bandiere gialle negli ultimi minuti che non gli hanno permesso di mettere insieme un giro valido per giocarsi le proprie chance in Q2. Costretto dunque a partire dal complicato Q1, Bastianini ha superato il taglio insieme al pilota Aprilia Raúl Fernández. Purtroppo, nel decisivo Q2 il pilota italiano non è riuscito a ripetere la prestazione di qualche minuto prima. Risultato? Nona posizione e chiusura della terza fila ed un weekend che si prospettava in salita.

“Non ho visto la bandiera a scacchi, quindi ho tirato anche l’ultimo giro di qualifica: non sarebbe migliorata di tanto la mia posizione in classifica, ma sarebbe comunque stato un passo in avanti. L’importante è che nella Sprint mi sia sentito meglio fin dal primo momento: la moto si muoveva di meno”.

Una Sprint in rimonta

La partenza di Enea Bastianini è stata ottima nella Sprint: sicuramente il tracciato di Phillip Island permette diversi sorpassi, ma avere uno stacco della frizione ottimale è sicuramente d’aiuto. Bastianini è passato dal 9° al 5° posto nel primo passaggio, salvo poi essere protagonista di una battaglia con Brad Binder e Marco Bezzecchi. Una volta riunito con gli altri tre ducatisti, Bastianini ha superato il compagno di squadra Francesco Bagnaia nel corso del 7° passaggio, “rubando” così qualche punto potenzialmente decisivo in ottica campionato. Il dubbio rimane il solito: se Bastianini partisse più avanti, potrebbe giocarsi la vittoria? Risponde lui stesso ai microfoni di SKY Sport MotoGP: “È difficile giocarsi la vittoria qui a Phillip Island: Jorge [Martín, ndr] aveva un altro passo e credo abbia gestito. Mai dire mai, anche perché oggi di certo non mi aspettavo questo risultato. Se riusciamo a fare un altro piccolo step in avanti potremmo essere della partita”. 

Il veloce intervento è stato chiuso con una considerazione sul Gran Premio di domani, che sicuramente avvantaggia un pilota come Bastianini in grado di gestire le coperture Michelin: “Domani sarà tutto diverso: ci sarà la possibilità di utilizzare la gomma Media e si rimescoleranno le carte”.

Cosa manca per lottare per la vittoria?

La vittoria, stando ai valori visti nella Sprint di Phillip Island, domani dovrebbero giocarsela in tre: Jorge Martín, Enea Bastianini e Marc Márquez. Proprio dallo spagnolo Bastianini sembra aver imparato qualcosa nei pochi giri percorsi alla ruota del pilota Gresini Racing: “Marc [Márquez, ndr] è molto veloce sia all’uscita della curva 3 che della 12, è lì che mi guadagnava parecchio terreno. Io faccio più strada rispetto a lui perché pattino maggiormente rispetto a lui: questo sarà un aspetto sul quale lavorare in ottica del Gran Premio”.

Redazione

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