"La Liberty, il Formula One Group e la FIA intendono collaborare per creare un rapporto costruttivo che garantirà il successo e lo sviluppo a lungo termine del Campionato Mondiale di Formula 1. La decisione del Consiglio Mondiale conferma la convinzione della FIA che la Liberty, come rinomata organizzazione mediatica con competenze nello sport e nell'intrattenimento, sia chiaramente ben posizionata per garantire un continuo sviluppo al campionato. La FIA mantiene un 1% di partecipazione della Delta Topco. Come parte della vendita da parte della CVC alla Liberty Media Corporation, ed in linea con gli accordi tra la FIA e la Formula One Group, la FIA farà parte del processo di vendita sotto le stesse condizioni della CVC e degli altri azionisti. La FIA auspica di lavorare con i nuovi proprietari del Formula One Group per sviluppare ulteriormente lo spettacolo che è la Formula 1 per tutte le parti interessate".

Con questo comunicato, diramato nel tardo pomeriggio da Ginevra, si è chiusa un'epoca per la Formula 1, la quale per ben 30 anni ha avuto un solo padre padrone: Bernie Ecclestone (nella foto LiveGP.it insieme a Chase Carey), che comunque rimarrà come CEO per i prossimi tre anni. Ma dal settembre dello scorso anno si era chiaramente capito che per il Circus era arrivato il momento di cambiare proprietà, precisamente quando Liberty Media diffuse una nota dove specificava l'intenzione di acquisire le quote azionarie fin lì possedute dal manager inglese. L'investimento iniziale, quantificato in 746 milioni di dollari (666 milioni di euro circa), prevedeva una quota iniziale del 18,7 per cento, a cui sarebbe seguita una seconda fase che avrebbe garantito alla società del Colorado il raggiungimento di una quota del 35%, ossia quanto detenuto dalla CVC.  Il tutto vincolato al via libera dell'Antitrust (arrivato a fine 2016) e all'approvazione dell'accordo sia da parte degli azionisti di Liberty Media che da parte della Federazione. Tutto puntualmente arrivato in pochi giorni, con una tempestività insolita per procedure finanziare così importanti e complesse, e che permetteranno di finalizzare il closing entro la fine del mese di marzo.

Al termine del processo di acquisizione, Liberty Media Group cambierà nome e verrà rinominato Formula One Group, oltre che essere quotato in borsa a New York come si evince dal comunicato che la stessa società ha diramato nella giornata di ieri: "I titolari di azioni ordinarie con diritto di voto hanno approvato una proposta di emissione di azioni ordinarie della Liberty Media in connessione con l'acquisizione della Formula 1 e una proposta relativa alla modifica del nome del 'Media Group' e delle 'Liberty Media Common Stock' in 'Formula One Group' e 'Liberty Formula One Common Stock' rispettivamente".

Il tutto con la benedizione della Federazione, la quale è convinta che con questa nuova proprietà verrà garantito il buon funzionamento e lo sviluppo futuro della F1, anche se c'è da scommetterci: anche i milioni di appassionati sparsi in tutto il mondo sperano che questo nuovo corso restituisca una Formula 1 più vicina ai fans che alle logiche di denaro.

Vincenzo Buonpane

 

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