F1 | Zandvoort, per Red Bull prove di un futuro prossimo
A contorno del WTCR sul circuito di Zandvoort ci sono state numerose manifestazioni, tutte contenute nella Jumbo Racedagen. Fra questi numerosi eventi anche lo spettacolo delle Red Bull Formula 1 guidate dai piloti ufficiali Max Verstappen e Pierre Gasly.
I due driver del team austro-inglese hanno dato spettacolo a bordo delle RB7 del 2011, spinte ancora dal V8 aspirato Renault, e fra un giro e l’altro si sono fatti una prima impressione sul tracciato che tornerà a ospitare la Formula 1 il prossimo anno.Gasly, che in questa pista ci ha corso con la Formula Renault 2.0, ha così dichiarato: “La pista è molto impegnativa, con una carreggiata stretta e poche vie di fuga, nonostante ciò mi sono divertito parecchio.”
Gli fa eco l’idolo di casa Verstappen: “Zandvoort ha diverse similitudini con la pista di Suzuka, anche perché è stata disegnata dalla stessa persona. Presenta due curve paraboliche e diverse curve veloci in cui è difficile trovare il limite. L’anno prossimo sarà un tripudio di arancione sulle tribune!”
Ricordiamo che la pista olandese è stata disegnata da John Hugenholtz, designer di numerose pista nate fra gli anni ’50 e ’60. Proprio come Suzuka, Zandvoort presenta un layout molto veloce: curve da pelo e da percorrere in pieno, numerose variazioni altimetriche, il tutto contornato da guardrail e muretti a filo di pista, oltre a vie di fuga in erba e ghiaia. Come se non bastasse la vicinanza del Mare del Nord (a pochissimi chilometri) porta numerose raffiche di vento con annessa sabbia, salsedine e pioggia, rendendo scivoloso il manto stradale. Addirittura anche i piloti delle vetture Turismo, impegnati nel WTCR in questo weekend, hanno faticato a trovare il giusto feeling con la pista. In gara sono stati pochi i sorpassi, anche perché i punti per costruire una manovra sono solamente due, tanto che le gare sono risultate fra le più soporifere di quelle disputate finora.
Insomma, per la massima serie dell’automobilismo si preannuncia un Gran Premio con numerose vetture in fila indiana e sorpassi ridotti al lumicino alla stregua di un circuito cittadino. I lavori da fare per rendere Zandvoort “Formula 1 friendly” saranno molti: dalle vie di fuga all’ampliamento delle strutture ricettive, oltre che delle tribune (numerosi erano i tifosi disposti sui prati). Riuscirà la Formula 1 a smentirci?
Michele Montesano