F1 | Gp Cina, le pagelle ai protagonisti
NICO ROSBERG 10: Questa volta non ci si poteva esimere dal non dargli il voto massimo. Pole position e gara condotta con autorevolezza e senza errori dall'inizio alla fine. E' pur vero che gli avversari fanno a gara per auto danneggiarsi ma lui, comunque, è sempre lì pronto a ringraziare ed approfittare. E il vantaggio nel Mondiale aumenta....
SEBASTIAN VETTEL 6,5: Errore in qualifica ed errore al via dove tocca il compagno di squadra. Sono queste le uniche pecche per Sebastian che, poi, in gara si produce in una furiosa rimonta che lo porta immediatamente alle spalle del battistrada seppur a distanza considerevole. E il diverbio poco prima della cerimonia del podio con Kvyat la dice lunga sulle potenzialità che poteva avere la Rossa in questo weekend, svanite proprio con quel contatto al via.
DANIIL KVYAT 8: Al via prova una manova tanto rischiosa quanto efficace, provocando le ire di Vettel nel dopogara. Ma in generale è tutto il weekend del russo che è in crescendo e il podio è il massimo premio per un ragazzo forse troppo presto finito nel mirino della critica.
DANIEL RICCIARDO 8: Anche per l'australiano il voto è meritato. Si piazza in seconda posizione, davanti alle Ferrari, in qualifica mentre in gara è autore di uno start degno di Usain Bolt. Poi una foratura lo tradisce proprio mentre era in testa, ma Daniel non molla e rimonta fino alla quarta piazza togliendosi pure lo sfizio di un sorpasso da urlo nientedimeno che a.... Lewis Hamilton.
KIMI RAIKKONEN 7: Davvero un peccato per Kimi quel contatto al via! Per tutto il weekend aveva dimostrato di essere più in palla di Vettel, entrando da subito in sintonia con la propria vettura e mostrando ottime premesse in vista della qualifica, terminata al terzo posto per un errore al tornantino. Detto del contatto al via, il biondo finlandese non si perde d'animo e costruisce piano piano la sua rimonta. In attesa di un po' di fortuna....
FELIPE MASSA 6,5: Più di questo non poteva fare Felipe. Favorito dalla strategia e da un discreto passo porta la sua Williams a ridosso dei migliori cedendo a Ricciardo e Raikkonen solamente nel finale e contenendo Hamilton. E poi vincere il confronto con il compagno di squadra è sempre motivo di soddisfazione.
LEWIS HAMILTON 5,5: Non riuscire a superare Massa gli costa la sufficienza. In versione Paperino in Cina paga subito dazio alla sfortuna, sostituendo il cambio ancora prima di compiere un giro di pista, poi in qualifica l'Ers lo tradisce e viene clamorosamente eliminato nel Q1. In gara prende dei detriti sotto il proprio fondoscocca complicando ulteriormente i suoi piani di rimonta che si infrangono sul retrotreno di Felipe Massa. E intanto i punti di svantaggio dal suo compagno di squadra sono già 36...
MAX VERSTAPPEN 6,5: Un'altra gara a punti per l'olandese (ma ormai sta diventando una costante) e una presenza ormai fissa tra i primi 10 in qualifica. Sarebbe stato interessante il duello in pista con Hamilton, ma il giovane torello si ferma a pochi secondi dall'inglese.
CARLOS SAINZ 6,5: Anche per lo spagnolo un bel piazzamento in top ten che lo ripaga di un po' di sfortuna accusata in questo inizio di stagione.
VALLTERI BOTTAS 5: Dopo una buona qualifica, si perde nelle fasi concitate dello start. Poi, dopo aver mostrato un buon passo, si perde inesorabilmente rimandendo invischiato nel centro gruppo e prendendo un sonoro distacco dal compagno di squadra.
SERGIO PEREZ 5,5: Le premesse del weekend parevano essere davvero ben altre. In gara non conferma l'ottima qualifica del sabato e terminare appena fuori dalla zona punti sa davvero di beffa.
FERNANDO ALONSO 6: Rivederlo in pista dopo il botto pauroso di Merlbourne è già un ottima notizia. In qualifica dimostra i miglioramenti della McLaren di quest'anno, ma in gara non riesce a centrare la zona punti che era l'obiettivo dichiarato del team ad inzio weekend.
JENSON BUTTON 5,5: Prendendo in prestito una formula matematica potremmo dire che invertendo gli ordine degli addendi il risultato non cambia. Tradotto: dietro a Vandoorne in Bahrain, dietro ad Alonso in Cina. Ma siamo sicuri che Herbert non si riferisse a lui?
ESTEBAN GUTIERREZ 5,5: E' il primo pilota della Haas e, non ce ne voglia, questo la dice lunga sulla competitività del team americano in Cina. Svolge il compitino ma non basta.
NICO HULKENBERG 5: Una delle delusioni del weekend. Dopo una qualifica tra i primi 10, in gara finisce ben presto nell'anonimato e il giro veloce realizzato (quando lui e pochi altri erano su supersoft) è solamente un paliativo per un pilota che pare prigionero del suo talento.
MARCUS ERICCSON 6: Vince il Gran Premio degli altri e non è una cosa da poco, visti i tempi che corrono. Ma un 16° posto non alza nè il suo morale nè le finanze disastrate del team elvetico che pare un malato terminale in lenta agonia.
KEVIN MAGNUSSEN 6: Vincere il derby in famiglia è l'unica soddisfazione di una stagione, per ora, davvero avara di soddisfazioni. La sufficienza è per la bravura nel mantenere la concentrazione, nonostante lotti per il fondo classifica.
PASCAL WERHLEIN 5,5: Questa volta non incanta anche per (de)merito della sua Manor che in Cina non è parsa così competitiva. Si prende un bello spavento all'alba delle qualifiche quando una chiazza d'umido lo fa andare a muro, fortunamente, senza conseguenze fisiche.
ROMAIN GROSJEAN 5: Dopo le prime due gare a punti vederlo così indietro fa strano. La macchina danneggiata non lo assiste, ma lui ci mette del suo. Ci aveva abituati bene...
FELIPE NASR 5: La sfortuna decide di bersagliarlo in tutti i modi: danni nel contatto al via, foratura e danneggiamento dell'ala. Il che rende tutto ancora più difficile di quello che già era.
RIO HARYANTO 5: Il non aver chiuso come fanalino di coda è l'unico motivo di soddisfazione di un altro weekend anonimo per l'indonesiano.
JOLYON PALMER 4: Terminare per ultimo non avrà sicuramente aiutato la sua già distrutta autostima. Ma quella che aveva tra le mani è la peggior Renault degli ultimi anni e l'inglese non può certo fare miracoli.
Vincenzo Buonpane