Gp India, FP3: dopo la nebbia emerge Vettel
In una sessione di prove ridotta a 40' per la scarsa visibilità, Sebastian Vettel e la Red Bull hanno confermato la propria supremazia già messa in mostra nella giornata di ieri. Il tedesco ha ottenuto la migliore prestazione della mattinata girando in 1'25"332, infliggendo mezzo secondo di distacco al compagno Webber e sette decimi al primo degli "altri", ovvero Fernando Alonso con la Ferrari. Le prove sono iniziate con venti minuti di ritardo a causa della densa foschia che circondava il Buddh Circuit, con condizioni di visibilità che impedivano all'elicottero di soccorso di potersi sollevare in volo. Da qui la decisione della Direzione Gara di posticiparne l'inizio accorciando la durata della sessione. Al di là dei risultati emersi, che danno il tedesco della Red Bull come assoluto favorito in vista delle qualifiche che scatteranno alle 10.30 italiane, il tema oggetto di maggiore interesse era sicuramente quello del degrado evidenziatosi già ieri dalla vettura campione del mondo con le gomme Soft. Contrariamente a tutti gli altri, i quali hanno seguito il programma standard girando dapprima con le Medium e poi simulando la qualifica con le Soft, Vettel si è concentrato sin da subito sul lavoro con la mescola più morbida. Dapprima con poco carico di benzina, siglando il tempo che gli è valso la migliore prestazione, e poi decidendo di simulare il primo stint di gara per analizzare i riscontri che ne sarebbero derivati. Da questo punto di vista, si è parzialmente confermato il trend andato in scena ieri: dopo i primi due giri veloci, realizzati rispettivamente in 1'31"864 ed in 1'31"657, si è evidenziato un calo prestazionale a partire dal terzo giro (1'32"688) e soprattutto dal quarto (1'34"341). Da quel momento in poi, i tempi del tedesco si sono stabilizzati sul piede del 34" alto, prima di tornare a scendere man mano che il carico di benzina diminuiva. Un tema interessante, dunque, da sviscerare in vista della gara, anche perchè rimane da vedere chi tenterà di giocare la carta delle gomme Medium, sacrificando così la qualifica, proprio per combattere il fenomeno del blistering che potrebbe danneggiare il passo gara con le mescole più morbide.