Fernando Alonso, occhi sul terzo titolo entro tre anni
Credits: Aston Martin Cognizant Official website

Fernando Alonso è il pilota più “anziano” sulla griglia di partenza, ma questo non gli impedisce certo di guardare al futuro. Anzi, negli ultimi tempi lo spagnolo si è trovato a dichiarare più di una volta di sentirsi al meglio della condizione, e di essere fiducioso in vista delle prossime stagioni. La scelta di sposare il progetto Aston Martin è stata sicuramente importante, e gli investimenti in uomini e mezzi effettuati in questi mesi da Lawrence Stroll sembrano dare ragione ad Alonso. Il quale, però, ha iniziato a stabilire una sorta di orizzonte temporale entro cui raggiungere i propri obiettivi, prima di passare ad altro. 

Aston Martin scelta cruciale per il titolo entro tre anni

Alonso è rientrato in F1 nel 2021 dopo un paio d’anni di stop, scegliendo di dare fiducia al progetto Alpine. Resosi conto delle basi non propriamente solide del team anglo-francese, ecco una delle decisioni che da sempre lo caratterizzano, ma che continuano a stupire gli addetti ai lavori: il passaggio in Aston Martin, alla corte di Lawrence Stroll. E oggi, nonostante un inizio di 2024 non certo entusiasmante (al contrario di quanto avvenuto nella stagione passata), Alonso non è certo pentito della scelta fatta, anzi. Il magnate canadese sta facendo di tutto per costruire intorno all’asturiano un team di prima fascia, e l’ingaggio di Newey non è che la ciliegina sulla torta. Prima di lui, infatti, erano arrivati Cowell da Mercedes e Cardile da Ferrari; tutto questo senza dimenticare le nuove strutture di Silverstone appena inaugurate, una vera eccellenza nel mondo del motorsport. 

Tutto questo non ha fatto altro che accrescere ancora di più la fiducia di Nando nei confronti del team, un progetto in continua evoluzione in grado, secondo lui, di arrivare a giocarsi il titolo Mondiale. In un evento organizzato da Cognizant, title sponsor del team in livrea British Green, Alonso ha parlato un po’ della sua esperienza e di quello che si profila nei prossimi anni, andando a specificare come si aspetti di arrivare a giocarsi il titolo già entro tre stagioni. 

Credo che Aston Martin sia la squadra più determinata con cui abbia mai lavorato nella mia carriera. L’impegno del team e la visione del nostro leader, Lawrence Stroll, sono qualcosa di straordinario, qualcosa che non ho mai sperimentato prima. È il mio modo di vedere le cose che è cambiato maggiormente. Non sono più la stessa persona di quando avevo 20 anni e correvo per Renault, né di quando ero in Ferrari. Ora, con Aston Martin, mi sento più maturo, più consapevole di ciò che mi circonda. Nei prossimi due o tre anni voglio vincere il terzo titolo mondiale. Questa è la mia prima e unica priorità al momento.

La Dakar dopo il Circus

Credits: Fernano Alonso Official FB page
Fernando Alonso alla Dakar 2020 con Nani Roma su Toyota Hilux

Insomma, Alonso sembra intenzionato ad andare ad aumentare il proprio palmares di titoli a stretto giro, già nell’arco di due o tre anni. Certo, poi però occorrerà andare ad organizzare i piani per il futuro. Sì, perché il pilota di Oviedo è un classe ’81 e tra tre anni, nel 2027, le primavere sulle sue spalle saranno già 46. Nulla di preoccupante, certo, ma comunque inizieranno ad essere tanti gli anni per poter restare a competere in F1. Cosa farà dopo, Fernando Alonso?

Penso che l'impegno che richiederà andare alla Indy 500, la quantità di cose da apprendere che dovrò ripercorrere... forse sarà un po' troppo. Oppure è quello che penso ora, non posso dirlo al 100%. Penso che la mia prossima sfida sarà la Dakar. Se riuscirò a vincere la Dakar, penso che sarà estremamente gratificante per me personalmente, perché significherebbe che ho vinto in Formula 1, che ho vinto nelle gare di durata, che ho vinto Le Mans e Daytona. Se riuscirò a vincere anche nel rally, significherà molto per me come pilota. Nella mia precedente esperienza lì ho dovuto imparare e partire da zero in molte di queste categorie e circondarmi dei migliori piloti del mondo proprio in quelle serie, imparare da loro ed essere umile. giorno dopo giorno sono migliorato e ho imparato da loro fino a quando non sono stato in grado di competere nel rally più duro del mondo.

La Dakar, dunque, ecco la prossima grande sfida di Alonso. Sugli sterrati arabi lo spagnolo ha già fatto il proprio debutto, per nulla sfigurando, nel 2020, con alle note il connazionale e decano della gara Marc Coma. Come ha giustamente sottolineato, il successo nel Rally Raid più famoso della storia consacrerebbe la sua carriera, qualificandolo come uno dei pochi in grado di vincere sia in pista che sullo sterrato, e gli consentirebbe di entrare in una ben ristretta cerchia di fenomeni. Archiviata dunque, almeno per il momento, l’ipotesi Triple Crown, con la Indy 500 considerata, dopo le tre esperienze precedenti, troppo dispendiosa. 

C’è qualcosa di incredibilmente forte nella figura di Alonso: uno che non si accontenta mai, che vuole un terzo titolo che gli sfugge da una vita agonistica. Dovesse arrivare nel 2026, sarebbe un evento magico: due titoli vinti a vent’anni di distanza l’uno dall’altro, che storia. Ce ne sarebbe abbastanza per appendere il casco al chiodo, ma lui no: vuole la Dakar, una delle gare più difficili, pericolose e affascinanti del mondo. Di fronte ad uno così, simpatico o antipatico che sia, le chiacchiere stanno a zero: vamos, Fernando!

Nicola Saglia