F1 | Alfa Romeo: Michael Andretti pronto a rilevare il team
Nel weekend del GP di Turchia si sono susseguite tante voci riguardo il futuro di Alfa Romeo Racing. In particolare, pare che Michael Andretti sia interessato ad entrare in società con il fondatore Peter Sauber, riportando così il nome italo-americano nel Circus.
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Negli ultimi anni, la scuderia che fino all’ingresso di Alfa Romeo era la Sauber, ha vissuto diversi cambiamenti di assetto societario, che non ne hanno comunque mutato più di tanto la struttura operativa. Nel 2016 fu il gruppo Tetra Pak, sponsor dello svedese Ericsson, a rilevare le quote detenute dal fondatore Peter e Monisha Kaltenborn, attraverso il fondo fiduciario Longbow Finance SA.
Nel 2018 è avvenuto il passaggio sotto la Islero Investments, sempre di proprietà della famiglia Rausing, patron del colosso svedese. La grande novità, nello stesso anno, è stato l’ingresso della sponsorizzazione Alfa Romeo, caldeggiato fortemente dall’allora presidente della Ferrari Sergio Marchionne, e che ha portato anche in dote Charles Leclerc, astro nascente dell’Academy del Cavallino.
Ora pare che i risultati poco soddisfacenti stiano producendo una serie di scossoni interni, in un team che deve trovare prima di tutto stabilità economica per poter lavorare in tranquillità. Non è un segreto che l’approdo di Guanyu Zhou, se andasse in porto, sarebbe una mossa prima di tutto economica, oltre che legato al talento di guida del cinese. Frederic Vasseur ha chiesto a Stellantis piena libertà operativa per la scelta dei propri piloti; la situazione però, sembra essere cambiata repentinamente con l’arrivo, è proprio il caso di dirlo, degli americani.
Michael Andretti pronto a prendere il controllo
La notizia è cominciata a circolare con insistenza nei giorni in cui il Circus faceva tappa a Istanbul, ma già da alcune settimane si parlava dell’interesse di Andretti Autosport verso un team di F1. D’altronde, era inevitabile che un impero tale nel mondo del motorsport prima o poi mettesse gli occhi sulla massima categoria.
Michael Andretti, figlio del leggendario Piedone Mario (campione del mondo 1978), avrebbe messo sul piatto una cifra pari a circa 350 milioni di dollari, corrispondenti all’80% di Islero Investments, e quindi di Sauber. Da un lato, il team elvetico è alla ricerca di un socio forte per il futuro; dall’altro, budget cap e innovazioni regolamentari avrebbero convinto il 59enne manager di Nazareth, Pennsylvania. La chiusura della trattativa, secondo alcune fonti, sarebbe imminente e potrebbe avvenire nei primi giorni di novembre.
L’ingresso di Andretti porterebbe sicuramente a conseguenze anche dal punto di vista dei piloti, un’altra novità non certo positiva per Giovinazzi, purtroppo per lui (e per l’Italia da corsa). Michael, infatti, sarebbe intenzionato a portare in Alfa (sempre che continui poi a chiamarsi così) il giovane Colton Herta, pilota che in Indycar ha mostrato un talento cristallino e una capacità di guida incredibile per la sua età.
E la Ferrari cosa farà?
Il rientro degli Andretti in Formula 1 sarebbe dunque prossimo. Una grande notizia per tutti gli appassionati di motorsport. Un nome leggendario, che porta con sé i ricordi dell’epoca d’oro delle corse, e che ha un grande appeal oltreoceano. Un mercato questo a cui Liberty Media guarda da sempre con grande interesse, tanto da aggiungere un secondo GP negli USA nel 2022.
Resta aperta una questione, però: gli yankees terranno aperti i “canali di comunicazione” con Maranello, o si opterà per una maggior libertà? Detto in altri termini, vedremo se resterà il nome Alfa Romeo, e di conseguenza la sponsorizzazione con tutto quello che ne segue, compreso il terzo sedile per un giovane di Maranello.
Certo, sarebbe bello, oltre che romantico, che la famiglia di origine italiana mantenesse la situazione attuale, ma i segnali che possa cambiare ci sono tutti, a partire dal trattamento riservato a Giovinazzi ad ogni gara. Staremo a vedere: se l’operazione dovesse andare in porto, comunque, la F.1 come business non potrà che giovarne, al di là degli interessi dei singoli team.
Nicola Saglia