F1 | Le Castellet: il Focus sul Gran Premio di Francia
Disastro al via: la chiave del GP sta tutta nei primissimi metri di gara. Scattano bene le due Mercedes dalla prima fila, ma la Ferrari di Vettel (complici anche le gomme ultrasoft) fa meglio, e il tedesco in rosso si ritrova subito risucchiato dalla scia di Hamilton. Sembra addirittura che Seb possa avere la velocità per tentare il colpaccio e portarsi in testa alla gara, se non fosse per Valtteri Bottas che da destra non concede spazi di manovra al ferrarista e lo costringe ad alzare il piede per non andare a tamponare Lewis. Fin lì comunque tutto normale, ma le cose cambiano alla staccata della prima curva: Bottas dall’esterno frena tardi riuscendo a recuperare spazio su Seb e mettendosi apparentemente nelle condizioni di potersi accodare al proprio compagno di squadra, mentre Vettel invece calcola male la staccata e arriva lunghissimo. Ovviamente l’ex Red Bull prova in tutti i modi ad evitare i guai, arrivando anche al bloccaggio in staccata dell’anteriore sinistra. Oramai però è troppo tardi: il muso della Ferrari va a schiantarsi sul posteriore dell’incolpevole Bottas, il quale va in testacoda con uno pneumatico distrutto. Sorte analoga per Seb, che sparpaglia pezzi di ala anteriore lungo tutto il circuito cercando lentamente di raggiungere i box. Entrambi riusciranno a pittare e a ripartire, non perdendo nemmeno troppo tempo grazie alla Safety car che nel frattempo rallenta il gruppo a causa dell'incidente tra Ocon e Gasly.
Grande rimonta: dopo il caos del primo giro, alla ripartenza tutti gli occhi sono puntati su Seb e Valtteri, i quali si ritrovano nelle ultime posizioni, ma attaccati al gruppo. Da lì in poi infatti, la corsa si trasforma in una “sagra di sorpassi”, con specialmente Vettel assolutamente indemoniato. Gli avversari vengono sopravanzati da Seb quasi fossero birilli fermi, e al momento del pit degli altri il numero 5 si ritrova praticamente in quinta posizione (rimonta più lenta invece per Bottas per via di problemi al fondo vettura). Alla fine della corsa rimarrà questa la posizione finale per Vettel, nonostante anche una penalità di 5 secondi inflittagli perché considerato colpevole dell’incidente al via. E per come si era messa la domenica di Maranello alla prima curva, è andata assolutamente di lusso. Se non fosse che però il magone di ritrovarsi ancora una volta alle prese con un apparente “spreco”, rimane eccome. Anche se comunque c’è da dire che Hamilton, là davanti, non aveva esattamente l’aria di un avversario poco impegnativo…
La gara degli altri: mettendo da parte quanto descritto, c’è un sacco di gente che merita applausi. Il primo è Lewis Hamilton: una pole mostruosa il sabato (la 75esima in carriera, mica caramelle), una gara dominata, un ritmo che poteva sicuramente essere ben più alto qualora ce ne fosse stato bisogno, e una prima posizione in classifica generale recuperata con anche un discreto gruzzoletto di vantaggio. Oltre a lui, un “bravo” se lo becca anche Max Verstappen, autore sì di una gara in solitaria, ma unico essere umano ad essere riuscito a tenersi entro una distanza non siderale da Hamilton. A dimostrazione che se non fa “cappellate” il piede ce l’ha eccome. Infine, tutti in piedi e giù il cappello per Charles Leclerc: ottavo posto il sabato, prestazione solida la domenica. Mette in saccoccia un altro punto in classifica e regala sorrisi al proprio box, rifilando una vita di distacco al più esperto compagno di colori. E’ la quarta volta di fila che il monegasco va a rompere le uova nel paniere agli occupanti della parte alta della classifica. E ragazzi… non dimentichiamo che ‘sto qui guida una “Sauber”, che non è certo la vettura più bilanciata del lotto, e che fino all’altro ieri bazzicava nelle ultime posizioni. Magari in questa gara Raikkonen sarà anche andato forte, ma è innegabile che il suo sedile in Ferrari stia diventando sempre più traballante con un Leclerc così…
Voto 10 alla Francia: sì ok, qui non siamo esattamente in una rubrica che assegna punteggi, ma gente: quando ci vuole ci vuole! In un’epoca in cui la Formula Uno corre per lo più in kartodromi che tutto offrono tranne che sorpassi e spettacolo, a Le Castellet abbiamo finalmente assistito ad una “Gara”. Il circuito è ben fatto, sicuro, e offre spunti di fantasia per i piloti e parecchi punti di sorpasso. Bello bello bello. Proponiamo una petizione per eliminare corse tipo Montecarlo, Melbourne, Singapore, Abu Dhabi ecc, per correre 5 o 6 volte all’anno su questo circuito e in altri tipo Monza e Spa. Sai che spettacolo che vien fuori? E poi, vogliamo parlare anche della bellezza dei trofei assegnati ai primi tre? Con uno “scimmione” vestito col tricolore francese ad innalzare al cielo uno pneumatico, al posto delle solite “urne” da cerimonia semi-funebre? Evoluzione gente…evoluzione!
Ci vediamo domenica prossima in Austria, nella tana del lupo (casa Red Bull).
Daniel Limardi
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