F1 | Aston Martin, tra prestazioni deludenti e… il “giallo” di Cardile
Una tre giorni complicata per il team di Lawrence Stroll, che si trova anche a dover risolvere una situazione spinosa al muretto.

La tre giorni di test F1 in Bahrain ha lasciato addetti ai lavori e appassionati con tante domande in merito ai reali valori in campo in vista dell’inizio della stagione. E le questioni aperte non riguardano solo i team di fascia alta, ma anche quelli al centro della classifica. L’esempio migliore è forse quello di Aston Martin, che si è trovata a restare molto in basso nella tabella dei tempi, ma pare stia anche vivendo un vero e proprio “giallo” interno riguardante il proprio direttore tecnico Enrico Cardile.
Giorni difficili, Alonso: “Concentrati sul programma”
Non sono state giornate facili per Aston Martin; gli uomini di Andy Cowell, però, si possono ritenere soddisfatti di alcuni risultati raggiunti. L’obiettivo principale della AMR25, in attesa di inaugurare il nuovo ciclo tecnico sotto la guida di Adrian Newey, era quello di essere sempre più “driver friendly”, eliminare cioè quei fattori che la rendevano scorbutica e poco governabile. I segnali positivi, in questo senso, ci sono stati.
I tecnici in divisa british green, però, hanno avuto modo di scoprire ulteriori aree su cui occorre lavorare in maniera più decisa, e qui, probabilmente, potrebbe arrivare una mano già a partire da lunedì, quando il tecnico inglese prenderà possesso della sua scrivania a Silverstone. Al momento, la vettura pare doversi accontentare di lottare a centro gruppo, anche se sappiamo che spesso, nella storia della F1, i risultati dei test sono stati poi stravolti una volta in pista per la prima gara stagionale. Proprio Fernando Alonso, in questo senso, ha rilasciato dichiarazioni importanti.
I miei test sono stati brevi, ci sono stati dei piccoli problemi, e poi le condizioni meteo ci hanno danneggiato nel corso di questi tre giorni, ma è stato così per tutti. Non ho seguito i risultati perché mi sono concentrato sul nostro programma. Ci sono degli elementi positivi rispetto al 2024, ma ci sono ancora delle cose su cui dobbiamo lavorare e migliorarci in vista dell’Australia. Abbiamo sperimentato un po’ con degli elementi meccanici, ma la pista non era al suo massimo. Sono solo test e non sapremo la verità fino alle qualifiche di Melbourne.

Da sottolineare come le condizioni fisiche di Lance Stroll non siano state delle migliori in Bahrain, e nel pomeriggio di ieri il team è stato costretto a richiamare al lavoro Fernando Alonso. Insomma, tante difficoltà ma nessun dramma, almeno fino ad ora. La situazione al muretto, invece, potrebbe essere un tantino più delicata.
Cardile, manca l’accordo con Ferrari?
Notizie preoccupanti rimbalzano dalla Gran Bretagna a proposito del comparto tecnico di Aston Martin, quello che dovrebbe fornire la direzione in vista soprattutto della stagione 2026. In queste ore, a far discutere è il mancato arrivo di Enrico Cardile, colui che dovrebbe prendere il ruolo di Chief Technical Officer a partire da gennaio. A gennaio, erano state alcune difficoltà dal punto di vista burocratico a mettere un freno al suo approdo in Inghilterra, ma ora pare che ci sia qualcosa di più profondo ad impedirgli di iniziare a lavorare.
Ferrari, infatti, pare essersi sfilata dall’accordo relativo al gardening imposto al tecnico aretino, che aveva lasciato Maranello in estate, e ora potrebbe dover attendere ancora diversi mesi prima di poter iniziare a lavorare in Inghilterra. L’obiettivo del management che fa capo a Frederic Vasseur è chiaro: cercare in qualche modo di limitare il lavoro di un team che, in vista del 2026, potrebbe creare diversi grattacapi, soprattutto ora che ha Adrian Newey tra le proprie punte di diamante.
Interrogato a proposito in Bahrain, Andy Cowell non si è sbilanciato più di tanto, ma pare che una situazione analoga il team la stia vivendo con Dan Fallows, in arrivo da Red Bull. Alle difficoltà in pista, dunque, si vanno ad aggiungere veri e propri “intrighi internazionali” che bene non fanno al rendimento di un team che pare essere, al di là di tutto, in grande difficoltà.
Nicola Saglia