F1 | Haas dispersa in Brasile, tra malanni e squalifiche
Il weekend brasiliano della Haas è stato da dimenticare, con entrambi i piloti fuori dalla zona punti e Visa Cash App sempre più vicina in classifica.
Il Gran Premio del Brasile ha visto l’exploit del team Alpine, che ha portato due piloti sul podio in una gara d’altri tempi. Il risultato di Ocon e Gasly ha in qualche modo salvato la stagione della scuderia di Enstone, che sta vivendo tempi tutt’altro che felici, e la ha portata al sesto posto nella classifica Costruttori. La prestazione Alpine fa sicuramente da contraltare al fine settimana da incubo della squadra che in precedenza occupava il sesto posto, e che veniva da due Gran Premi ottimi ad Austin e in Messico. Il team Haas F1 torna da Interlagos con più domande che risposte, dopo essere stata sconfitta non solo da Alpine, ma anche da Visa Cash App, che ha portato sia Tsunoda che Lawson in zona punti.
Ollie salta in macchina al volo, Hulkenberg da bandiera nera
Già l’inizio del weekend era stato in salita per il team Haas. A causa di una influenza, infatti, Kevin Magnussennon è potuto scendere in pista sin dal venerdì; dapprima sembrava destinato a perdere solo la Sprint, ma il danese si è poi dovuto arrendere anche per il resto del programma. A questo punto è toccato a Oliver Bearman prendere il volante “al volo” e fare del proprio meglio. Ecco, l’inglese questa volta è sembrato essere molto più in difficoltà rispetto al passato, su una pista complicata e resa ancora più difficile dalla pioggia. Ollie si è preso dapprima una penalità inconcepibile, finendo anche in testacoda, e poi ha commesso tanti altri errori che lo hanno portato a chiudere in dodicesima piazza. Poco da dire; è tutta esperienza da mettere nel proprio bagaglio in vista della prossima stagione, in cui finalmente avrà modo di lavorare con costanza.
Ho commesso troppi errori in una gara difficile. Certo, abbiamo comunque chiuso in dodicesima posizione, ma ho perso veramente troppo tempo. Ho comunque imparato tanto in queste condizioni difficili, e ho avuto anche l’occasione di conoscere meglio la pista, portandomi così dietro tante informazioni in più in vista della prossima stagione.
Ha del clamoroso, invece, quanto successo a Nico Hulkenberg. Il tedesco ha disputato anch’egli un fine settimana veramente difficile, complicato ulteriormente dal guasto che lo ha messo fuori gioco nel corso della Sprint di sabato, in cui comunque stava viaggiando ben lontano dalla zona punti. In gara, poi, ha commesso un errore alla Curva do Sol, finendo lungo nella via di fuga e fermando la vettura. È poi riuscito a tornare in pista, ma dopo essere stato spinto dai commissari di percorso, eventualità non consentita dal regolamento. Per lui è quindi scattata la bandiera nera, una decisione che non si vedeva in pista addirittura dal GP del Canada 2007.
Un weekend molto deludente. Mi sono insabbiato a bassa velocità e ho avuto bisogno dell’aiuto dei commissari per uscirne. Questo ha portato alla bandiera nera e quindi alla squalifica. In pratica, ho commesso un piccolo errore che ha avuto conseguenze molto pesanti.
Lotta aperta per il sesto posto
Il risultato del Gran Premio del Brasile è sicuramente importante, ma non può certo dirsi una sentenza definitiva sulla lotta al sesto posto. Certo, ha avuto come conseguenza importante quella di inserire un terzo team in quella che sembrava una lotta a due tra Haas F1 e Visa Cash App. Al momento, la situazione vede Alpine a quota 49, gli americani a tre lunghezze di distanza e la scuderia di Faenza che ha accorciato il gap, trovandosi ora a 44 punti.
L’exploit di Ocon e Gasly a Interlagos, però, non deve trarre in inganno. Il team franco-inglese ha sicuramente sfruttato al meglio la situazione “ambientale” creatasi nella domenica brasiliana, ma nelle ultime tre gare della stagione non sarà certamente facile per i Blues restare a lottare con costanza. La prestazione in top ten di Lawson e Tsunoda è certamente più “sincera” da questo punto di vista, e ha avuto il merito di accorciare tanto la forbice tra il team di Faenza e la Haas F1. Gli americani, dal canto loro, dovranno lasciarsi alle spalle il fine settimana appena trascorso. Lo stesso team principal, Ayao Komatsu, nelle dichiarazioni post gara ha voluto concentrare l’attenzione sul futuro, pur ammettendo che a San Paolo il ritmo, almeno sul bagnato, è stato assente. Certo, da ora in avanti molto probabilmente si gareggerà esclusivamente in condizioni di asciutto, e questo potrebbe essere un dato a favore di Haas. Attenzione, però, perché la concorrenza è agguerrita, e i soli due punti di distacco rispetto ai rivali più diretti non possono far dormire sonni tranquilli.
Difficile dire chi la spunterà, anche se pare evidente come delle tre squadre in gioco Alpine sia quella che forse ha meno chances di puntare al sesto posto finale. Haas ora deve raggrupparsi in qualche modo, e ritrovare quel ritmo che era parso essere molto importante in Messico, e che aveva permesso al team di mettere dieci punti tra sé e Visa Cash App.
Nicola Saglia