E' amara la mattinata della Ferrari in quel di Sepang che dopo Singapore vede ridimensionate ulteriormente le proprie ambizioni iridate. Il primo campanello d'allarme era suonato già al termine delle FP3, quando Sebastian Vettel era stato richiamato ai box per problemi di natura elettrica accusati sulla sua SF70H, costringendo i meccanici del Cavallino a compiere un miracolo per sostituire la power unit del tedesco in tempo per l'inizio delle qualifiche. Cosa puntualmente avvenuta e che sembrava potesse preludere ad una giornata trionfale per gli uomini in rosso viste le premesse delle sessioni precedenti. Ma il rientro di Vettel, con problemi al turbo sulla power unit nuova, assumeva i contorni di una vera e propria doccia fredda per la Ferrari che domani dovrà compiere una vera e propria impresa dal fondo della griglia.

La giornata è stata parzialmente salvata da Kimi Raikkonen che per soli 45 millesimi ha mancato la pole position che è stata, invece, appannaggio di Lewis Hamilton. L'inglese, come ormai ci ha abituato, si è dimostrato concreto nel momento in cui bisognava esserlo mettendosi in una posizione dir per sè già vantaggiosa, visti i guai del suo principale contendente al titolo, andando a conquistare la pole position numero 70 in carriera. La seconda fila è stata appannaggio della Red Bull, con Max Verstappen (20 anni proprio oggi) che ha preceduto il compagno di squadra Daniel Ricciardo, e con Valtteri Bottas solamente 5° e mai apparso in grado di stare con i primi. Chiudono la top 10 Esteban Ocon (6°), Stoffell Vandoorne (7°), Nico Hulkenberg (8°), Sergio Perez (9°) e Fernando Alonso (10°). Eliminati nel Q1 le due Haas di Grosjean e Magnussen e le due Sauber di Ericsson e Wehrlein.

Appuntamento a domani con il via del Gran Premio della Malesia che scatterà alle ore 9 italiane e che potrete seguire tramite la nostra cronaca web e su RadioLiveGP con radiocronaca a partire dalle ore 08.50.

Vincenzo Buonpane