GP2 | Hockenheim, main race: Sirotkin colpisce ancora
Davvero un peccato invece per il pilota del Russian Time, in testa per una buona parte di gara, ma in crisi di gomme nel finale e superato al fotofinish anche da Pierre Gasly, apparso in difficoltà nella prima parte di corsa in seguito anche ad una bruttissima partenza che lo aveva fatto precipitare in mezzo al gruppo. Quinto posto per Alex Lynn, autore di un’ottima prestazione, ma penalizzato di 10 secondi per aver causato un contatto, il quale dunque alla fine scivola in ottava posizione, proprio davanti ad Antonio Giovinazzi. Comunque un buon risultato quello del pugliese, partito dal fondo dello schieramento in seguito ad una millimetrica rregolarità sul fondo della sua monoposto, scovata dai commissari al termine delle qualifiche di ieri. Chiude la top ten Nobuharu Matsushita, che conquista un punticino.
Cronaca. Scatta bene Sirotkin dalla prima posizione, mentre Gasly parte malissimo e perde diverse posizioni. Subito grande lotta per la quarta posizione, con Lynn davanti a Nato e Latifi. Giovinazzi intanto si porta in diciottesima posizione ed anche Marciello è subito molto veloce, mettendosi negli scarichi del leader. Al quarto passaggio l’italiano supera Sirotkin e si porta al comando della corsa, mentre più indietro Gasly non sembra avere un ottimo ritmo. Al settimo giro Markelov finisce lungo in staccata e colpisce King: virtual safety car attivata con Sirotkin che effettua la sua sosta. Altra VSC al nono giro in seguito ad un contatto tra Gelael e De Jong. Alla ripartenza Ghiotto supera Gasly e si prende l’ottava posizione. Sirotkin finisce sotto investigazione per un presunto pit stop effettuato in condizione di neutralizzazione. Al dodicesimo giro Marciello effettua il cambio gomme e quindi al comando passa Lynn, che non ha effettuato ancora la sua sosta. Risale alla grande Sirotkin, che in pochi giri si riporta al comando davanti a Lynn e Nato, ma per il russo arriva la comunicazione dell’irregolarità della sua sosta (effettuata in regime di VSC) e viene così costretto a ripeterla, rischiando così di vedere vanificare la sua bellissima prestazione. Poco più tardi va in scena una bella lotta tra Ghiotto, King e Giovinazzi, con il vicentino che va a rovinare l’ala anteriore. Al ventisettesimo giro Sirotkin torna ai box, mentre Giovinazzi sente la pressione di Nato e Lynn, ma il francese viene toccato dal britannico e finisce in testacoda. Nel frattempo anche Gasly effettua la sua sosta e torna in pista in ottava posizione. Continua la crisi di Giovinazzi, che viene superato prima da Lynn, penalizzato di 10 secondi per aver causato l'incidente, e poi anche da Gasly e Pic. Dopo aver montato le gomme soft per la parte finale di gara, Sirotkin sembra trovare un ottimo ritmo ed infatti si riporta alle spalle di Marciello, ormai decisamente più lento del pilota ART Grand Prix, riuscendo a scavalcarlo quasi subito. Nel finale anche Marciello accusa un crollo e Ghiotto lo supera portandosi in seconda posizione davanti al connazionale. Vince Sirotkin davanti a Ghiotto e Gasly, che si prende la terza posizione proprio sulla linea del traguardo ai danni di Marciello.
In classifica Gasly consolida la leadership con 122 punti, mentre Sirotkin scavalca Giovinazzi salendo al secondo posto con 101. Domani gara-2 per un'altra scarica di adrenalina e tante altre battaglie prima del break estivo.
| Driver | Team |
1. | Sergey Sirotkin | ART Grand Prix |
2. | Luca Ghiotto | Trident |
3. | Pierre Gasly | PREMA Racing |
4. | Raffaele Marciello | RUSSIAN TIME |
5. | Arthur Pic | Rapax |
6. | Oliver Rowland | MP Motorsport |
7. | Gustav Malja | Rapax |
8. | Alex Lynn* | DAMS |
9. | Antonio Giovinazzi | PREMA Racing |
10. | Nobuharu Matsushita | ART Grand Prix |
11. | Marvin Kirchhöfer | Carlin |
12. | Nabil Jeffri | Arden International |
13. | Jimmy Eriksson | Arden International |
14. | Rene Binder | Carlin |
15. | Nicholas Latifi | DAMS |
16. | Jordan King | Racing Engineering |
17. | Philo Paz Armand | Trident |
Carlo Luciani