2002, Gp Austria: autogol Ferrari
La penultima edizione sino ad oggi disputatasi del Gp d'Austria viene ricordata da tutti gli appassionati per la vittoria di Micheal Schumacher, arrivata con un sorpasso ai danni del compagno Rubens Barrichello proprio sulla linea del traguardo, in seguito ad un discusso e discutibile ordine di scuderia arrivato via radio dal box Ferrari. Dopo una qualifica brillante, Barrichello conquista la pole position e mantiene il comando al via della gara, con il suo compagno di squadra Schumacher già secondo seguito da Heidfeld, che intanto aveva bruciato le Williams per poi tornare nuovamente alle spalle delle vetture inglesi nel corso del secondo giro. Mentre nelle retrovie Bernoldi si ritira a seguito di un contatto con il compagno di squadra, in testa le Ferrari iniziano a prendere un certo margine sulle Williams, ipotecando già la doppietta sul podio. Mentre i ritiri di Massa e Raikkonen non causano disagi per le altre vetture, Panis rompe il motore sul rettilineo del traguardo ed i commissari di gara sono costretti a far entrare la safety car per permettere di spostare la BAR-Honda del francese. Per evitare di vanificare il vantaggio accumuluato, le due Ferrari rientrano insieme ai box per la prima sosta al giro numero 23, ma Schumacher perde finisce per perdere la posizione nei confronti del fratello Ralf. Quando quattro giri più tardi la gara riprende, Heidfeld perde il controllo della vettura in frenata e centra in pieno la Jordan di Takuma Sato, impeganata ad affrontare il tornantino. Per fortuna i piloti non riportano seri danni fisici, ma per altri nove giri la gara prosegue dietro alla safety car. Le prime posizioni restano invariate, ma quando le due Williams effettuano il pit stop le Ferrari tornando in prima e seconda posizione e Villeneuve sale in terza, per poi rallentare a causa di problemi alla monoposto. A dieci giri dalla fine anche le vetture di Maranello sostano ai box, ma rientrano tranquillamente nelle posizioni di testa sempre con il tedesco dietro al brasiliano, il quale però, proprio sulla linea del traguardo rallenta e lascia vincere il compagno che obbedisce all'ordine di scuderia. Sul podio anche Juan Pablo Montoya con la Williams. Durante i festeggiamenti, Schumacher fa salire Barrichello sul gradino più alto del podio lasciando al compagno anche il trofeo del vincitore. Ma non serve a placare i fischi di un pubblico a dir poco indignato.
Carlo Luciani
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