Nani Roma e Alex Haro festeggiano il successo nella decima tappa della Dakar 2025
Nani Roma e Alex Haro festeggiano il successo nella decima tappa della Dakar 2025

Una tappa a dir poco sorprendente, in cui la strategia ha svolto un ruolo decisivo lungo i soli 120 chilometri cronometrati che hanno portato la carovana della Dakar 2025 da Haradh a Shubaytah. In una giornata in cui tutti i big si sono “risparmiati”, in modo da conservare una posizione di partenza ottimale per la prova ben più impegnativa in programma domani, lo scossone al vertice della classifica non è comunque mancato: Henk Lategan è tornato ad essere leader dell'assoluta, mentre Nani Roma ha conquistato il primo successo al volante della Ford Raptor ufficiale.

Big prudenti, Nani Roma…ne approfitta

Le sorprese non sono mancate nella nona tappa della Dakar, se non altro per una graduatoria finale che ha visto numerosi equipaggi a bordo di veicoli delle categorie SSV e Challenge inserirsi tra le più performanti vetture Ultimate T1+. Un'anomalia legata alle caratteristiche del percorso odierno, che ha visto i concorrenti sfidarsi (dopo i 520 chilometri di trasferimento) su una prova speciale di 120 km caratterizzata dalla presenza di un fondo interamente sabbioso. Un'insidia che ha convinto i big sulla necessità di privilegiare la posizione di partenza di domani, quando (in una tappa con caratteristiche analoghe a quella odierna) saranno invece ben 275 i chilometri di prova speciale, in un confronto che potrebbe rivelarsi decisivo ai fini della classifica assoluta.

Lategan sorride in vista della sfida finale

In questa situazione, a svettare con il crono di 2h 6 minuti e 34 secondo è stato Nani Roma, il quale ha colto il primo successo in questa edizione della Dakar regalando una gioia al team ufficiale Ford. Soltanto 18" hanno separato sul traguardo lo spagnolo dalla Toyota Hilux T1+ di Lucas Moraes, mentre a completare la Top-3 di giornata si è inserita la Century CR7 T1+ ufficiale del sudafricano Brian Baragwanath. Le vetture leggere del Can-Am Factory hanno poi occupato la quarta e quinta posizione sul traguardo, con Francisco Lopez Contardo che ha preceduto Jeremias Gonzalez Ferioli, mentre per trovare il primo dei piloti in lizza per il successo finale è necessario scendere sino alla 22esima posizione, occupata da Henk Lategan. Un risultato che comunque è stato sufficiente al sudafricano di Toyota Gazoo Racing per riprendersi la vetta della graduatoria, cancellando la giornata negativa di ieri che lo aveva visto sopravanzato da Yazeed Al Rajhi.

Ekstroem e Al-Attiyah, duello aperto per il podio

Il saudita oggi è sembrato quasi correre con il freno a mano…tirato, vista la 50esima piazza finale che ora lo vede distante 2'27" dal rivale in classifica: il confronto tra i due promette di essere tiratissimo in questo finale, così come il duello per la terza posizione, che al momento vede Mattias Ekstroem (Ford M-Sport) conservare quasi 4' di vantaggio nei confronti di Nasser Al-Attiyah, con quest'ultimo che oggi ha chiuso addirittura in 53esima posizione, rallentato da un errore di navigazione. Sempre in tema di volate finali per la classifica assoluta, ancora aperta anche la sfida tra Mitchell Guthrie e Mathieu Serradori per la quinta posizione, con i due al momento separati da un gap che sfiora i 6 minuti.

Stage 11: Shubaytah-Shubaytah (275 km)

Il confronto in programma domani rischia di sancire i verdetti decisivi per questa edizione 2025 della Dakar. Su un percorso nuovamente caratterizzato dalla presenza di sabbia e dune, per i concorrenti in gara sarà vietato sbagliare: i distacchi potrebbero essere consistenti, impedendo poi a chi dovesse accusare dei problemi la possibilità di poter recuperare nella giornata finale, visto che il tratto cronometrato sarò di soli 61 chilometri. L'inospitale Empty Quarter promette dunque di rivelarsi ancora una volta lo scenario di una sfida da non perdere.

Marco Privitera

Dakar 2025: la classifica dopo la decima tappa
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