Lancia torna nei rally, ma il WRC può attendere (e va bene così)
Finalmente è ufficiale: Lancia torna nei rally con la Ypsilon HF, omologata per la categoria Rally4.
Già nel corso dell’inverno appena trascorso vi avevamo dato conto dei tanti rumours che circolavano intorno ad un possibile ritorno del marchio Lancia nel mondo dei rally. Ora è ufficiale: Stellantis, spinta in particolare dalla volontà e dalla passione del CEO Carlos Tavares, riporterà lo storico marchio torinese nel mondo del traverso con la nuova Lancia Ypsilon HF. Rispetto a quanto ipotizzato nei mesi scorsi, però, occorre sottolineare un fatto fondamentale: il ritorno sarà, almeno per il momento, limitato a livello nazionale e regionale, essendo la vettura omologata come Rally4, e quindi ben lontana dagli standard delle vetture WRC. Ma questo, vista la situazione di confusione che attualmente regna nel Mondiale a livello regolamentare, potrebbe essere più un bene che un male. Andiamo a scoprire perché.
Ypsilon HF, e torna l’elefantino
La vettura prescelta per il ritorno di Lancia nei rally, come detto, è la nuova Ypsilon HF, versione sportiva del modello full electric e ibrido che sarà sul mercato a partire da maggio 2025. Sarà alimentata da un motore 1,2 litri turbo 3 cilindri e 4 valvole per cilindro che svilupperà 212 CV. Progettata per la categoria Rally4, andrà ad animare i rally a livello nazionale ed europeo in un panorama ideale per piloti gentlemen e giovani desiderosi di lanciarsi nel mondo delle corse a budget non inavvicinabili.
Una piccola nota di colore: con il ritorno del marchio HF, non poteva mancare il logo dell’elefantino, che tanto ha fatto sognare i tifosi a partire dagli anni ’60 fino ai primi ’90. Criticità a parte (che tra poco andremo ad analizzare), fa piacere vedere come all’interno di Stellantis si sia pensato anche al passato, anche presentando la vettura nella mitica colorazione Martini, pur senza la sponsorizzazione. Il CEO Luca Napolitano ha voluto sottolineare proprio questo fattore.
Da sempre Lancia è entrata nel cuore della gente anche per il suo animo competitivo, rappresentato da quei modelli iconici del suo passato che l’hanno resa il marchio tutt’ora più vincente di tutti i tempi nel mondo dei Rally. E quel cuore sportivo oggi ricomincia a battere! E quegli stessi fans saranno nuovi clienti Lancia di domani.
Una macchina da corsa figlia del suo tempo
Il rientro di Lancia nel rally, almeno a livello di marchio, ha ovviamente provocato tante reazioni, positive e negative. Non sono mancati i commenti entusiastici, o comunque positivi, anche da parte di chi ha vissuto l’epoca d’oro del mondo dei traversi con le vetture piemontesi, come Miky Biasion e Cesare Fiorio. È però chiaro che questo tipo di operazione non può soddisfare tutti, e non sono mancate le critiche, arrivate soprattutto da appassionati che si aspettavano qualcosa di più.
Ora, tanti aspetti sono evidenti, a partire dalla somiglianza con la Peugeot 208 che dal 2021 è una delle vetture Rally4 con più successo sul mercato. E questo non è andato giù a tanti. Ma signori, diciamocelo chiaro e tondo: era evidente che per tornare a correre, gli uomini Lancia sarebbero dovuti partire da un progetto solido costruito all’interno del gruppo Stellantis. E allora perché non farlo proprio avendo come base quello francese, che ad oggi è uno dei più vincenti in questo campo?
Altro tipo di critica è quello relativo alla scelta del panorama in cui la vettura sarà impegnata. Il mondo Rally4, infatti, è ben lontano dai palcoscenici di prestigio del WRC o dell’ERC, in cui si sfidano i bolidi Rally1 e Rally2. La Ypsilon, almeno nella fase iniziale del suo sviluppo, sarà impiegata a livello nazionale, al massimo regionale, in una categoria che, a ben guardare, è però il cuore pulsante del mondo rally. Si tratta, infatti, del punto di partenza per la carriera di tanti giovani, che hanno la possibilità di farsi le ossa nella categoria con vetture meno potenti delle grintose Rally2, oltre che dell’approdo perfetto per i non professionisti che affollano le gare di casa nostra e non solo.
Inoltre, al momento, siamo proprio così sicuri che stare lontani dal mondo WRC, con le arie che tirano, sia una cattiva idea?
Solo incertezze Mondiali, Lancia per ora fa bene a stare alla porta
Da qualche anno a questa parte, è risultato evidente come il mondo del Mondiale Rally fosse in piena crisi, e un cambiamento risultasse necessario a più livelli. L’introduzione dell’ibrido ha fatto lievitare i costi a livelli esorbitanti e la Federazione, insieme al promoter, ha optato per un cambio regolamentare a partire dal 2025, un anticipo di quanto si sarebbe dovuto vedere negli anni successivi, con una ben più corposa virata verso concept più sostenibili a livello economico.
Ecco, tutto questo ora parrebbe essere stato messo in stand-by a causa delle proteste sollevate dai team, che hanno già impostato progetti a lungo termine sulle vetture ibride, che si sarebbero rivelati inutili in caso di variazioni al regolamento.
L’11 giugno, a Samarcanda si terrà il Consiglio Mondiale FIA. In quella data, molto probabilmente, avremo la conferma che per il 2025-2026 tutto rimarrà invariato, con il congelamento delle attuali Rally1 e gli eventuali cambi che verranno programmati a partire dal 2027.
Proprio per questi motivi, la strategia Lancia di partire dalla Ypsilon Rally4 potrebbe essere la migliore per tornare nel mondo del traverso. Non in punta di piedi, ma comunque in un tono minore, se ci è concesso. Ovviamente, in attesa che si trovi finalmente la quadra su regolamenti, costi, ibrido e quant’altro, e che si esca da questa impasse che sta bloccando il mondo del WRC ormai da troppo tempo. E chissà che forse proprio il ritorno di un marchio storico non possa fungere da volano in questo senso.
Per ora, godiamoci l’avvento della Lancia Ypsilon HF, in attesa di vederla di traverso in strada. L’elefantino è tornato, ora si tratta di continuare questo percorso virtuoso.
Nicola Saglia