Ritornare in Formula 1, per un marchio storico quanto Alfa Romeo, è già di per sè una buona notizia. E poco importa se si tratta più di un'operazione di marketing che non di una vera e propria partnership tecnica; il legame che unirà Alfa Romeo e Sauber sarà importante e forte, che segnerà e certamente solleverà le sorti del team elvetico nell'immediato futuro. Un'abile mossa di sponsorizzazione, la quale porterà quella visibilità al marchio che nelle intenzioni di Sergio Marchionne è una delle chiavi per il rilancio dello stesso brand a livello internazionale.

Se l'operazione economica è di innegabile valore e lungimiranza, resta ancora da valutare la bontà della manovra dal punto di vista sportivo, se non altro perché ancora manca l'ufficialità riguardo alla line up dei piloti. Un annuncio che noi italiani attendiamo con ansia vista la posizione ancora incerta di Antonio Giovinazzi, per ora escluso dalla squadra ma pronto ad entrarvi senza esitazioni se dovessero aprirsi quelle finestre per una trattativa che proprio questo accordo, tra le altre cose, mira a trovargli. 

Nei giorni in cui la Ferrari e tutta la Formula 1 perde uno sponsor importante e di lunga data come il Banco Santander, la notizia di questa partnership testimonia tutta l'intenzione di rilanciare un grande e storico marchio italiano, legandolo all'importante veicolo di visibilità e audience globale che è la nuova Formula 1 targata Liberty. La nuova proprietà punta alla penetrazione proprio nel mercato americano, terreno di caccia dichiarato proprio dell'Alfa Romeo. Entrando in maniera così importante in un altro team, Marchionne riesce anche ad espandere il proprio peso politico in vista delle decisioni che vedranno le squadre e i vertici della Formula 1 impegnati nella definizione delle nuove regole che andranno a definire la Formula 1 del 2021. Proprio laddove la Ferrari dovrà giocare le proprie carte migliori per tornare a dominare. 

Stefano De Nicolo'