CIV | Emergenza moto in SBK, serve un cambio di passo!
Si è concluso ieri il Campionato Italiano Velocità sul circuito romano di Vallelunga, in un’edizione 2020 ridotta a sole quattro gare a causa del Coronavirus. Nonostante tutto, le griglie sono sempre state piene: tutte, tranne quella della classe regina. La SBK a Vallelunga in gara-2 ha siglato il record negativo di sole 10 moto in griglia, troppo poche per dare solo la colpa alla pandemia.
Non siamo gli unici ad aver notato la griglia desolatamente vuota della SBK. Luca Scassa, che il CIV SBK l’ha vinto, ha fatto notare sul suo profilo Instagram come nel 2008 la griglia fosse composta da 40 piloti, mentre ieri erano esattamente un quarto. Certo, dal 2008 sono successe tante cose, ma nessuna giustifica un abbandono di questo tipo della classe regina del CIV. Anche la SSP soffre leggermente e ieri contava solo 17 piloti al via. La crisi non colpisce invece le classi d’ingresso SSP300, PreMoto3 e Moto3, che contano tutte più di 20 partenti. La paura è che, a causa della crisi economica legata alla pandemia di Coronavirus, tante aziende che sostenevano i piloti il prossimo anno possano tirarsi indietro. Tanti piloti quindi rischiano di non trovare le risorse necessarie per affrontare la stagione 2021.
Come va all’estero?
19, 23, 27. No, non sono gli estratti sulla ruota di Roma del Lotto, bensì il numero di partenti alle ultime gare degli altri tre principali campionati nazionali del Vecchio Continente. 19 piloti al via della classe SBK nel campionato spagnolo (tra questi Jordi Torres, Jeremy Guarnoni e Roman Ramos, leader del campionato). 23 sono i piloti che hanno preso parte all’ultimo round dello showdown nel BSB, che ha premiato Josh Brookes. Sono addirittura 27 i piloti al via dell’IDM: tra questi il vincitore ex-MotoGP Jonas Folger ed il nostro Alex Polita. Ogni nazione ha avuto a che fare in momenti diversi e con diverse intensità a questa crisi, ma tutti i campionati sono stati portati a termine con la griglia piena.
A casa nostra troppe categorie?
La sensazione è che nel campionato italiano corrano troppe categorie con moto della stessa natura. Il BSB è l’unico campionato nazionale ad oggi che gareggia con un regolamento simile a quello del mondiale SBK. Tutti gli altri regolamenti tecnici prevedono l’utilizzo di moto praticamente STK. Gli inglesi sono anche gli unici ad avere quindi la griglia SBK e la griglia STK. In Italia abbiamo due griglie per i 1000 ed i 600, le due “principali” del campionato italiano e le due del National Trophy. La cosa curiosa è che le griglie del National sono veramente piene e ieri contavano 35 piloti al via nella 1000 e 26 piloti nella 600.
Il National Trophy, nato nel 2012, è da sempre una vetrina per i piloti nel CIV. Ci chiediamo però come è possibile che il campionato che dovrebbe essere di contorno al CIV diventi di fatto più combattuto e frequentato del massimo campionato nazionale. Non ce ne vogliano i ragazzi del Motoclub Spoleto, organizzatori del campionato (che stanno facendo un ottimo lavoro) ma così la storia non può più funzionare. Se la Federmoto in tutto questo tace o se la prende con Barni per aver ritirato le sue moto, non possiamo farlo noi, che questo sport lo raccontiamo.
Mathias Cantarini