Credits: Barni Racing Team Instagram
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Il secondo weekend al Mugello del Dunlop CIV Superbike ha consegnato a Michele Pirro il decimo titolo di una fenomenale carriera. Il pilota del Barni Spark Racing Team ha sfruttato la penalizzazione inflitta a Alessandro Delbianco, lasciando la porta aperta ad una possibile difesa del titolo nella prossima stagione.

Una gara in difesa

Lo ha detto subito nella conferenza stampa dopo aver vinto il titolo del Dunlop CIV Superbike Michele Pirro: “Oggi non volevo assolutamente prendere dei rischi, arrivando così a Imola senza l'ansia di dover fare tutto per forza bene”. Pirro non se li è di certo presi i rischi, passando praticamente tutta la corsa in 4ª posizione dietro a Luca Bernardi e le due Yamaha di DMR Racing. Pirro ha preso iniziativa solo all'ultimo giro su Riccardo Russo, subendo poi una risposta piuttosto aggressiva da parte del #84. Pirro ha poi sfruttato un'uscita migliore dalla “Bucine”, sverniciando la R1 di DMR Racing sotto la bandiera scacchi e guadagnando poi il 2° posto nel post-gara a causa di una penalità inflitta a Delbianco. “Oggi il verde mi ha aiutato - l'ammissione del ducatista - Io non ci avrei provato su Delbianco, ma il regolamento parla chiaro”.

La stoccata a Riccardo Russo

Michele Pirro non si è poi risparmiato nei confronti di Riccardo Russo, grande protagonista “in negativo” della Domenica del Mugello. Il pilota DMR Racing ha sfruttato la sua ritrovata competitività in questo weekend per lottare con i migliori, anche se con un'aggressività in certi casi quasi eccessiva soprattutto nei confronti del compagno di box che si stava giocando il titolo. Pirro non ha avuto mezze misure per il comportamento del collega, anche se non lo ha esplicitamente citato: “ Il pilota col numero #84 sembrava indemoniato, ho visto delle cose abbastanza aggressive, anche sul suo compagno di squadra: sembrava si stessero giocando il titolo”. La vera stoccata è arrivata subito dopo: “Si vede che ha poche occasioni e deve sfruttarle al massimo - aggiungendo poi - è una strategia che ci può stare, io mi sono divertito”.

Quale futuro per Michele Pirro?

Nel paddock per tutta la durata della stagione 2024 ci si faceva la stessa domanda: “Michele Pirro, dovesse vincere il decimo titolo, continuerà a correre?”. Parliamoci chiaro: a Luglio Pirro ha spento 38 candeline, il che lo rende il pilota più esperto dell'intero paddock del CIV. Col decimo titolo in tasca, il #51 non ha dato indicazioni certe sul suo futuro: “Sono gli unici due che possono ambire ad una carriera di livello internazionale, cosa che io non ho. All'undicesimo titolo ci penserò da Gennaio, in caso: se dico a Marco Barnabò che dobbiamo rigare il CIV mi ammazza” [ride]. Il pugliese ha poi continuato: “Questo titolo è stato inatteso: i titoli italiani hanno un peso minore rispetto ad un mondiale, ma io ho sempre preso il CIV con il massimo impegno. Con il mio talento avrei potuto ambire ad un qualcosa di più, ma sono comunque contento”.

Dal Mugello - Valentino Aggio

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