Le recenti dichiarazioni di Nelson Piquet hanno riportato d'attualità l’antica rivalità esistente tra quest’ultimo ed il connazionale Ayrton Senna. Una rivalità che i due brasiliani non giocarono tanto in pista, quanto piuttosto con Tv e carta stampata, non risparmiandosi durante la propria carriera vicendevoli frecciatine alternate ad accuse ed insinuazioni ben più pesanti.

Una rivalità sviluppatasi già in seguito al differente luogo di nascita dei due, con Piquet originario di Rio de Janeiro in contrapposizione a Senna, nativo di San Paolo, ed accentuatasi durante la seconda metà degli anni '80 con il progressivo affermarsi della nuova stella di "Magic", il quale soprattutto dal proprio approdo in McLaren iniziò progressivamente a "rubare" titoli e attenzione dei media al già pluri-decorato Nelson.

Clamoroso fu poi quanto accadde alla vigilia della stagione 1988, quando Senna attaccò Piquet dicendo di essersi volutamente messo al riparo dalle luci della ribalta durante l'inverno per permettere al connazionale di gustarsi le attenzioni per il terzo titolo mondiale appena conquistato. La replica di Nelson non si fece attendere e fu pesantissima: "Senna è rimasto nascosto per non dover spiegare ai giornalisti come mai non va con le donne".

A distanza di oltre vent'anni dalla scomparsa di Ayrton, il tre volte campione del mondo di Rio de Janiero durante una intervista ha dichiarato: "E’ sempre stato molto sporco come pilota. Ha vinto un titolo in Formula 3 perché nell’ultima gara buttò fuori Martin Brundle a Brands Hatch e ha fatto la stessa cosa contro Prost nel 1990. Non mi piacciono queste cose, nel mondo delle corse bisogna essere puliti. Vuoi vincere? Bene ma devi essere pulito e lui in pista non lo era. Per questo una volta gli mostrai il dito medio”.

Questo continuo accanimento di Nelson verso Ayrton nasce anche dal fatto che l’affermarsi di Senna in Formula 1 coincise con il lento declino di Piquet nel Circus. Dopo l’ultimo titolo conquistato nel 1987, la stella di quest'ultimo cominciò lentamente a spegnersi, mentre quella di Ayrton iniziò a brillare sempre più luminosa finendo per conquistare il cuore non solo del Brasile ma anche del resto del mondo.

Anche Nelson Piquet junior, neo campione di Formula E, aveva attaccato Ayrton durante una intervista rilasciata tre anni fa: "Piloti come Ayrton non vincerebbero nulla nelle gare di oggi. Era molto veloce, ma non aveva un grosso talento né in termini tecnici né in termini meccanici”. Parole scottanti che in seguito Piquet Junior, allora impegnato nella Formula Nascar, avrebbe smentito dopo diversi giorni.

Cosa che non ha mai fatto il padre nelle sue numerose dichiarazioni contro il tre volte campione del mondo di San Paolo, il quale ogni volta non manca di sollevare polemiche mettendo ancora una volta sotto i riflettori quell’antica rivalità consumata dentro ma soprattutto fuori dalla pista.

Chiara Zaffarano

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