Una lunga processione silenziosa, dal rettilineo di partenza sino alla Variante del Tamburello. E da lì ancora avanti per qualche centinaio di metri, sino alla curva Villeneuve. Migliaia di persone, tra appassionati, addetti ai lavori, ex-piloti e rappresentanti delle istituzioni, si sono date oggi appuntamento sull'Autodromo di Imola, nella giornata dedicata al ricordo di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger. A distanza di trent'anni da quel tragico weekend, il mondo della Formula 1 si è riunito nel nome dei due piloti scomparsi, in un viaggio a cavallo del tempo che ha unito diverse generazioni.

La pioggia a bagnare il minuto di silenzio per Senna

Il cielo grigio sopra Imola. Poi, una volta che l'orologio ha fatto segnare le 14:17 ed è iniziato il minuto di raccoglimento in memoria del campione brasiliano, le prime gocce di pioggia hanno iniziato a cadere sul circuito. Quasi un segno del destino, mentre la folla dei presenti si univa in un commosso applauso per ricordare ‘Magic’. E' iniziata in questo modo la cerimonia ‘Senna30’, subito prima che dal palco appositamente allestito nel luogo in cui si verificò l'incidente iniziassero gli interventi delle autorità presenti. 

La bandiera ‘Senna 30’ sull'autodromo di Imola.
La bandiera ‘Senna 30’ sull'autodromo di Imola. Foto: LiveGP.it

Tajani e Domenicali tra i presenti a Imola

Ad aprire le danze è stato il Sindaco di Imola Marco Panieri, subito seguito dal vicepremier e Ministro degli esteri Antonio Tajani, il quale ha voluto sottolineare come “lo sport sia uno strumento di pace” ed i piloti scomparsi “due esempi positivi per i giovani”. Non è mancata inoltre la presenza del Ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira e di quello austriaco Alexander Schallenberg, prima che a prendere la parola fosse Stefano Domenicali: “Quel giorno la storia della Formula 1 è cambiata - ha sottolineato il CEO della F1 - con il destino che ha voluto unire due coetanei, così diversi ma così legati dal sogno e dalla passione”. Grande calore dal pubblico anche per la presenza di Gian Carlo Minardi, presidente di Formula 1, così come per Rudolf Ratzenberger, papà di Roland.

Il palco allestito nei pressi della Variante del Tamburello

Il ricordo per Ratzenberger

Il corteo è poi proseguito sino alla curva Villeneuve, teatro dell'incidente che il 30 Aprile 1994 portò via per sempre il pilota austriaco della Simtek. Anche qui, un altro minuto di raccoglimento è stato a lui dedicato nelle vicinanze della targa inaugurata ieri e della tribuna della curva Tosa, a lui intitolata. Tra la folla è stato possibile imbattersi in tanti addetti ai lavori, giunti appositamente a Imola per l'evento: tra i più acclamati vi è stato sicuramente Angelo Orsi, il grande fotografo amico personale di Ayrton Senna, il quale all'epoca dei fatti distrusse per sempre il rullino che immortalava gli ultimi scatti del brasiliano ancora in vita subito dopo lo schianto. Al termine del corteo in pista, la giornata è poi proseguita presso la Sala Stampa dell'autodromo, dove è stato dapprima proiettato un documentario dedicato a Roland Ratzenberger e subito dopo presentato il volume ‘Senna. Le verità’ del giornalista Franco Nugnes, intervenuto la sera precedente su LiveGP.it nella puntata speciale di ‘Circus!’.

Da Imola - Marco Privitera