E' stato un weekend memorabile per i colori italiani, quello andato in scena in occasione del quarto appuntamento stagionale della GP3 Series sul circuito dell'Hungaroring. Luca Ghiotto si è infatti confermato sempre più dominatore del campionato, conquistando Gara 1 dopo aver realizzato la pole position e consolidando il suo margine di vantaggio in classifica nei confronti dei rivali. Il successo del vicentino è stato replicato da Kevin Ceccon in Gara 2, con il pilota del team Arden bravo a sfruttare la partenza dalla prima fila dopo l'inversione della griglia, per poi involarsi verso il successo. Poca fortuna per Antonio Fuoco, giunto ottavo nella prima manche ma poi subito coinvolto in un incidente nelle prime fasi della prova domenicale. Doppio secondo posto per Esteban Ocon, con il francese che ha ora appaiato Kirchhofer alle spalle di Ghiotto in classifica generale.

Gara 1. Allo spegnimento dei semafori Ghiotto sfrutta bene la sua pole position mantenendo il comando davanti a Ocon e Bernstorff. Il francese tenta più volte l'attacco nei confronti del pilota Trident ma senza esito, mentre nel corso del secondo giro entra in azione la Safety Car in seguito ad un contatto tra Ashkanani e Mardenborough. Al restart da segnalare il duello in casa Jenzer tra Tuscher e Boschung, mentre davanti Ghiotto riesce a gestire un piccolo margine di vantaggio su Ocon, con Kirchhofer che attacca e supera Bernstorff per la terza posizione. Il leader della gara inanella una serie di giri veloci che gli consentono di rintuzzare qualsiasi velleità offensiva dei rivali, riuscendo a chiudere la gara con un margine di 3"5 su Ocon, mentre Kirchhofer ha la meglio in volata su Bernstorff per il terzo posto. A seguire Parry, Eriksson, Ceccon e Fuoco, per una prima fila tutta italiana in vista della seconda manche.

 

Gara 2. Al via scatta bene Ceccon che riesce a soffiare la prima posizione a Fuoco, il quale fa subito a ruotate per la seconda posizione con Bernstorff, scattato ottimamente dalla quinta piazza. Passano solo alcune curve e si verifica subito il primo incidente: ad entrare in collisione sono proprio Fuoco e Bernstorff, con entrambi i contendenti che sono costretti ad abbandonare la gara. Anche Janosz è costretto al ritiro, mentre nelle retrovie Mardenborough finisce in testacoda. In pista entra la Safety Car che compatta il gruppo per tre giri. Al restart Ceccon guida le operazioni, mentre Parry e Ghiotto battagliano per la quarta posizione, con Morris e Tuscher che vengono a contatto alla prima curva. Grande manovra di Kirchhofer che riesce a scavalcare all'esterno Varhaug in curva 12 piazzandosi alle spalle di Ghiotto. Davanti, intanto, Ceccon riesce a mettere un piccolo margine tra sé e Ocon, il quale precede Eriksson, Parry, Ghiotto e Kirchhofer. A tre giri dalla fine, Samin Gomez è costretta ad alzare bandiera bianca per guai tecnici, mentre Ceccon nella tornata 14 abbassa nuovamente il limite della pista. Nulla cambia nelle posizioni di testa, con il bergamasco che va a trionfare sotto la bandiera a scacchi, Ocon che realizza il giro più veloce nell'ultima tornata ed Eriksson che conquista il terzo gradino del podio. Ghiotto chiude quinto portando il suo vantaggio in classifica a +23 nei confronti del duo Kirchhofer-Ocon.

Marco Privitera

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