La Sprint Race del fine settimana in Austria non vede nulla di nuovo sotto il sole della F1, con una schiacciante doppietta Red Bull: come da copione Verstappen impone l'andatura su Perez, ma nelle fasi iniziali il duo regala scintille in un corpo a corpo favorito dalle condizioni umide della pista.

Al via Max Verstappen subisce l'attacco di Sergio Perez. Successivamente, sulla salita verso Curva 2, il messicano costringe l'olandese a mettere due ruote sull'erba. Max serve subito il contrattacco: toglie il piede dall'acceleratore e tira la staccata in Curva 3, con Sergio che finisce largo. In quel frangente Verstappen comincia la sua cavalcata solitaria al comando, mentre Perez vede Nico Hulkenberg su Haas sfilare davanti.

Fondamentalmente la Sprint Race finisce lì, perché Verstappen detta un ritmo insostenibile per tutti, in primis per la Haas di Hulkenberg che per una decina di giri tiene dietro la vettura di Perez. In quattordici giri Max mette assieme 21" di vantaggio su Perez, che, una volta svincolato da Hulkenberg, può solo traghettare la RB19 al traguardo.

Verstappen non ha gradito molto la manovra iniziale di Checo, tanto da sbottare via radio. Effettivamente la manovra del messicano pareva piuttosto aggressiva ed intimidatoria. In ogni caso il duo Red Bull ha chiarito ogni cosa una volta scesi dalla monoposto. Perez, in tal senso, ha dichiarato di non aver visto l'olandese: "Abbiamo fatto una buona partenza. (...) Credo che Max fosse arrabbiato perché l’ho spinto fuori in Curva 2, ma non l'ho visto. Ho fatto una brutta Curva 1, quindi ho cercato di proteggermi. (...) Ne abbiamo parlato. Anche se eravamo in prima e seconda posizione, la visibilità era pessima".

Se continua la striscia positiva di Max Verstappen, Sergio Perez incappa ancora in una gara non superlativa. Manovra iniziale a parte, Checo ha fatto molta fatica a scavalcare Nico Hulkenberg, alla guida di una Haas non esattamente irresistibile se paragonata alla RB19. Chiaramente l'angusto tracciato di Spielberg non ha agevolato il lavoro di Sergio, che, una volta passato Nico ha solamente pensato a preservare le gomme e portare a casa il risultato, che consolida il secondo posto nel Mondiale Piloti.

Per quanto riguarda Verstappen, poco da aggiungere a quanto abbiamo visto. L'olandese è a suo agio con le novità tecniche introdotte ed è evidente che "sente" sempre di più sua la RB19. Il ruolino di marcia in gara da una misura di quanto appena asserito, così come la freddezza nella gestione della delicata fase iniziale dimostra una certa maturità acquisita. Se le cose dovessero rimanere così anche domani prepariamoci ad un'altra domenica su un altro pianeta dell'olandese, che tra l'altro non avrà Sergio Perez nelle vicinanze al via.

Luca Colombo

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