Moto2 | Ai Ogura, il pilota in missione per Daijiro Kato in grado di rifiutare HRC
Il nuovo campione del Mondo Moto2 è un giapponese atipico: erede di Daijiro Kato, ha saputo dire “no” per ben tre volte a HRC in MotoGP.
Il Giappone è tornato a vincere un titolo nel Motomondiale per la prima volta dopo 15 anni. Dopo Hiroshi Aoyama nel 2009 in 250cc, è sempre nella classe cadetta che il Sol Levante torna a festeggiare. Con il 2° posto di Buriram, Ai Ogura è il nuovo campione del Mondo Moto2. Cresciuto sotto il mito di Daijiro Kato, ne ha onorato le imprese. Il prossimo anno il #79 sarà in MotoGP, ma non con HRC come tutti volevano: Ogura ha resistito alla tentazione per ben tre volte, accettando la sfida di Aprilia e Trackhouse Racing.
Titolo che non poteva sfuggire due volte
Ai Ogura ha finalmente vinto il suo primo titolo mondiale: il giapponese ha portato la Boscoscuro targata MT Helmets – MSi sul tetto della classe cadetta due anni dopo aver gettato un’opportunità (quasi) irripetibile. Sepang, Gran Premio della Malesia 2022: Ogura è 2° dietro a Tony Arbolino, i due si stanno giocando la vittoria. Il leader del campionato (arrivato dall’Australia con 3.5 punti di vantaggio, ndr) tenta un attacco sconsiderato all’interno del lombardo, perdendo l’anteriore e finendo a terra. Dai potenziali 17.5 punti di vantaggio in caso di vittoria su un Augusto Fernández decisamente in difficoltà al 5° posto, Ogura ha consegnato il titolo in mano del “Conejo”, laureatosi poi campione a Valencia. Favorito d’obbligo per la stagione 2023, Ogura si infortuna al polso ancora prima del Gran Premio del Portogallo: stagione irrimediabilmente compromessa, chiusa al 9° posto con solo tre podi all’attivo. Oltre al danno, la beffa: per il 2024 Ogura è stato spostato dal Honda Team Asia alla neonata formazione MT Helmets – MSi, che ha preso il posto di Pons Racing. Silurato da Honda in favore di Somkiat Chantra, Ogura si è dovuto reinventare su una Boscoscuro sorprendentemente imbattibile con le nuove Pirelli.
Il 2024 di Ai Ogura non è stato comunque facile: per la prima metà di stagione il #79 è stato nell’ombra del compagno Sergio García. Le cose sembravano girare nel verso giusto per Ogura nel Gran Premio dell’Austria: il weekend più bello della carriera, dato che nel Giovedì di Ferragosto il classe 2001 è stato annunciato da Trackhouse Racing come loro pilota per i prossimi due anni. Competitivo fin dal Venerdì, l’incubo comincia il Sabato: caduta nella chiacchierata chicane 2A - 2B e infortunio. Tutto sembrava ripetersi per il nipponico, tornato due settimane dopo ad Aragón dove ha chiuso 8°. La vittoria di Misano ha sancito il sorpasso mondiale, testa che ha mantenuto fino in Thailandia, dove ha festeggiato.
Da Daijiro Kato al “no” alla MotoGP: un personaggio atipico
Come ogni giapponese che si rispetti, Ai Ogura ha sempre vissuto nell’ombra, di lui si sa veramente poco. Gli inizi nella 74 Daijiro Cup, campionato proprio in memoria di Daijiro Kato, iridato 250cc 2001 tragicamente scomparso nel 2003 a Suzuka e diventato simbolo del motociclismo All Japan. Proprio al #74 Ogura deve parte dei suoi successi, quella crescita agonistica che non sarebbe stata possibile senza al campionato a lui dedicato. Un’eredità che i giapponesi portano con orgoglio: sia Ogura che Ayumu Sasaki (anch’egli cresciuto nella 74 Daijiro Cup, ndr) hanno portato la bandiera del Sol Levante utilizzata da Kato nell’anno del titolo 250cc. Ogura è sempre stato legato a doppio filo con Honda fin dalla partecipazione alla Asia Talent Cup a partire dal 2015. Sempre rimasto con Honda Team Asia in Moto3 e in Moto2, Ogura sembrava l’erede designato di Takaaki Nakagami in MotoGP sulla RC213V di LCR Team. La scarsa competitività di HRC in top class ha portato Ogura a desistere ad una opportunità che potrebbe capitare una volta solo nella carriera di un pilota: il #79 ha detto “no” sia nel 2022 che nel 2023. La casa di Tokyo ha mantenuto il supporto a Ogura nonostante abbia cambiato squadra, passando alla Boscoscuro. In estate, però, è arrivato il terzo e definitivo “no” alla casa madre: Ogura, vista la possibilità di salire in MotoGP con una moto più competitiva, ha deciso di accettare le lusinghe di Davide Brivio e Trackhouse Racing, salendo così sulla Aprilia RS-GP dal 2025. HRC è dovuta correre ai ripari, rimpiazzando il predestinato Ogura con Somkiat Chantra, thailandese in top class più per il passaporto che per gli effettivi risultati (comunque discreti) ottenuti in Moto2.
Valentino Aggio
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