Una McLaren schiacciasassi domina in Ungheria, con Oscar Piastri che conquista il primo successo in carriera e Lando Norris alle sue spalle. Una doppietta perentoria e mai messa in discussione, che riscrive i rapporti di forza del Mondiale di Formula 1 soprattutto alla luce di una Red Bull mai così in difficoltà: Verstappen chiude solo quinto tra le due Ferrari, mentre Hamilton si conferma sul podio con il terzo posto.

La McLaren domina, ma rischia il pasticcio con le strategie

A quasi tre anni di distanza dalla doppietta conquistata a Monza, la McLaren torna a piazzare un perentorio uno-due che però in questo caso certifica il suo status di prima forza del Mondiale. Oscar Piastri si toglie la grande soddisfazione di salire per la prima volta sul gradino più alto del podio di un Gran Premio (dopo la vittoria nella Sprint ottenuta l'anno scorso in Qatar), al termine di una gara che lo ha visto conquistare la vetta nel momento decisivo subito dopo lo start, scavalcando il poleman Norris. Quest'ultimo si è poi ritrovato in testa nel corso dell'ultimo stint con un vantaggio che arrivato a superare i 6", ma a tre giri dalla fine ha obbedito all'ordine di scuderia di cedere la posizione al compagno di squadra, dopo aver ricevuto innumerevoli richieste via radio. Una scelta scaturita da una gestione non proprio ottimale della strategia scaturita dall'undercut di Norris sul compagno, ma che potrebbe alla lunga penalizzare lo stesso britannico in vista di un ipotetico rush finale per il campionato.

Verstappen-Hamilton, contatto nel finale

Già, perché quello che fino a poche gare fa sembrava impensabile, potrebbe ora tramutarsi in realtà. La Red Bull è ormai tutt'altro che imbattibile, e nel momento forse più basso della sua stagione anche Max Verstappen ha mostrato evidenti segni di nervosismo: il campione del mondo in carica ha chiuso soltanto al quinto posto, complice una strategia tutt'altro che azzeccata ed un contatto nel finale con Lewis Hamilton che gli ha impedito di lottare per il podio. L'olandese deve solo ringraziare McLaren per la scelta imposta a Norris, altrimenti il suo vantaggio si sarebbe ridotto a 68 punti con undici gare ancora da disputare: un margine ancora decisamente ampio, che non può lasciare dormire sonni tranquilli al team di Milton Keynes, soprattutto alla luce di un'inversione dei rapporti di forza dal punto di vista prestazionale che ha del clamoroso, soprattutto guardando ai valori emersi ad inizio stagione.

Ferrari, piccoli passi avanti

Dopo il successo conquistato a Silverstone, Hamilton si è confermato sul podio resistendo nel finale agli attacchi di Verstappen, il quale ha ecceduto arrivando ad un contatto con il britannico in curva 1 che incredibilmente non ha arrecato danni alle due monoposto. La Ferrari può uscire dalla trasferta di Budapest con un timido passo in avanti rispetto alle ultime prestazioni: Sainz ha pagato una partenza non ottimale che gli è costata diverse posizioni, ma entrambi i piloti hanno poi mostrato un buon passo soprattutto nel secondo e nel terzo stint, con Leclerc che ad un certo punto si è persino avvicinato in maniera quasi minacciosa al duo Hamilton-Verstappen in piena lotta. Alla fine il monegasco ha potuto beneficiare del contatto tra i due per artigliare un quarto posto quasi insperato, mentre lo spagnolo ha di che recriminare dopo essersi mostrato complessivamente più performante del compagno nel corso del weekend.

A Spa tra una settimana

A completare la zona punti anche Sergio Perez, autore di una buona gara in rimonta dopo l'incidente in qualifica che lo ha costretto a partire dalle retrovie, il quale ha preceduto la Mercedes di Russell, a sua volta impossibilitato a fare meglio dell'ottavo posto. Tsunoda ha portato in dote alla Racing Bulls due preziosi punticini, precedendo per un soffio le Aston Martin di Stroll e Alonso. Primo tra i doppiati Daniel Ricciardo che ha chiuso 12° davanti a Hulkenberg, Albon, Magnussen e Bottas, con Sargeant, Ocon e Zhou a completare il gruppo. L'appuntamento è ora per il prossimo weekend nella mitica cornice di Spa Francorchamps, in una sfida da non perdere e altamente significativa prima della pausa estiva.

Marco Privitera

La classifica finale del GP Ungheria
La classifica finale del GP Ungheria