Lewis Hamilton 7,5. Come passare da un weekend davvero nero ad uno trionfale. E’ l’insolita parabola di Lewis che si ritrova con la prima vittoria stagionale quando all’interno dell’abitacolo con tutta probabilità stava già cercando di metabolizzare il trionfo del compagno di squadra Bottas. E invece…

Kimi Raikkonen  7. Anche il suo weekend è da ottovolante. Perfetto fino all’ultima curva della qualifica del sabato dove, con un errore, si gioca la quasi certa pole position. In gara le cose non sembrano andare meglio con il contatto nelle fasi iniziali con Ocon ma poi, nel finale, arriva un secondo posto che serve più al team in ottica costruttori che a lui.

Sergio Perez 8. Weekend da incorniciare per il messicano che si ritrova tra le mani, come per magia, la vettura dell’anno scorso. Paziente e furbo nel rimanere in attesa nelle concitate fasi post start e abile a sfruttare i guai di Vettel e Bottas per artigliare un podio davvero inaspettato ma meritatissimo.

Sebastian Vettel 6,5. E’ da 10 e lode fino alla ripartenza dopo la safety car dei giri finali dove, forse tradito dall’eccessiva foga, tenta il sorpasso su Bottas come se non ci fosse un domani. Risultato? Si fa superare sia da Hamilton che da Raikkonen perdendo punti importanti e la vetta della classifica iridata.

Carlos Sainz 8. Per una volta tanto tocca a lui salvare l’onore della Renault. Nelle battute iniziali battaglia gagliardamente con le due Red Bull ma venendo, poi, risucchiato all’indietro dalle due vetture di Milton Keynes. Ringrazia Ricciardo e Verstappen andandosi a prendere il suo miglior risultato stagionale.

Charles Leclerc 10. Su una pista dove conta il talento, il suo viene fuori eccome. Sia in qualifica che in gara sfrutta al meglio la sua vettura non commettendo nessun errore, rimanendo sempre agganciato al treno dei migliori. Dà un bella risposta a chi lo aveva frettolosamente criticato dopo Shanghai.

Fernando Alonso 7. Su una pista dove la potenza della power unit fa tanto può solamente difendersi. Si innervosisce al via quando viene colpito da Sirotkin e il suo rientro ai box su due ruote vale da solo il prezzo del biglietto. Una volta ritornato in pista non può fare molto e si deve accontentare di un 7° posto che lo tiene nelle zone alte della classifica piloti.

Lance Stroll 7. Evidentemente Baku gli porta bene visto che sulla pista dove ottenne il suo primo podio conquista il primo arrivo a punto suo e del team.

Stoffel Vandoorne 6,5. Ottiene il massimo da un weekend dove non ha mai dato l’impressione di trovare il bandolo della matassa.

Brendon Hartley 6,5. In qualifica stava commettendo uno di quei patatrac da ricordare all’infinito. In gara, forse memore di quanto successo, è molto più cauto e con fortuna conquista i primi punti iridati in Formula 1.

Marcus Ericsson 5,5. Questa volta viene battuto, e pure sonoramente, dal compagno di squadra ma con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto conquistare anche lui punti iridati.

Pierre Gasly  5. Piuttosto in ombra non riesce mai ad avere il passo e la costanza per poter lottare per qualcosa di più importante.

Kevin Magnussen 5. Anche lui in evidente regressione rispetto alle ultime gare. Ma almeno, a differenza del compagno di squadra, porta la vettura al traguardo.

Valtteri Bottas 8,5. Un detrito gli porta via quella che avrebbe potuto essere una vittoria meritata. Molto più in palla di Hamilton ma decisamente molto meno fortunato.

Romain Grosjean 4. Come rovinare una straordinaria gara (con rimonta dall’ultimo posto) con un errore così grossolano. Peccato Romain… Era prontissimo un voto davvero alto per te!

Max Verstappen 3. Abbonato alle stupidaggini e ai crash con gli avversari. Questa volta ad andarci di mezzo è il compagno di squadra ed il risultato dell’intero team ma se continua a rimanere sempre impunito non imparerà mai.

Daniel Ricciardo 5,5. Innervosito dalla tenace resistenza di Verstappen ma voglioso di imporre la sua supremazia nelle gerarchie interne, prova comunque l’attacco al compagno di squadra. Ma non calcolando le manovre poco ortodosse dell’olandese…

Nico Hulkenberg 4. Parte con l’handicap della penalizzazione in griglia risalendo ben presto nelle posizioni di testa. Poi finisce inspiegabilmente a muro buttando alle ortiche, al netto dei problemi altrui, un potenziale piazzamento sul podio.

Esteban Ocon 5,5. Anche lui beneficia della ritrovata competitività della Force India ma è poco lucido nel duello con Raikkonen dove, forse, poteva lasciare più spazio al finlandese e proseguire nella sua gara.

Sergey Sirotkin 5. Viene chiuso da Hulkenberg nelle prime curve e finisce per colpire Alonso attirandosi le ire e gli insulti dello spagnolo.

Vincenzo Buonpane